(ANSAmed) - BRUXELLES, 28 GEN - I 5 miliardi di fondi che
l'Unione europea ha promesso di mobilitare per il 'nuovo Egitto'
sono legati anche al rispetto dei diritti umani. I soldi
promessi, fra sovvenzioni e soprattutto prestiti da parte di
Banca europea d'investimenti e Banca europea per la
ricostruzione e lo sviluppo (Bers) ''non sono un regalo, sono
condizionati''. Lo ha spiegato oggi Michael Mann, portavoce
dell'alto rappresentante per la politica estera Ue, Catherine
Ashton, oggi a Bruxelles.
''Il tema dei diritti umani influenza tutta la politica estera dell'Ue e fa parte del dialogo con l'Egitto - ha precisato Mann - perche' la transizione politica consideri i diritti di tutti, anche i diritti delle minoranze e delle donne''. Secondo il portavoce questo dialogo Ue-Egitto, dove il dossier diritti fondamentali ricopre un ruolo importante ''avviene a tutti i livelli, da quello dei presidenti, fino alla delegazione Ue al Cairo che ha colloqui regolari con interlocutori locali, fino a livelli piu' bassi''. ''Abbiamo tanti programmi - ha aggiunto Mann - in cui diamo soldi all'Egitto, con varie istituzioni finanziarie, e c'e' il potenziale per dare assistenza sulla base di quanto concordato con il Fondo monetario internazionale''. Con la nuova politica di vicinato dell'Ue pero' ''ora piu' soldi vanno alla societa' civile - ha assicurato il portavoce - per assicurare il maggiore rispetto dei diritti umani, e in base alla logica del 'more for more', cioe' piu' programmi di assistenza Ue vanno ai Paesi partner che fanno piu' riforme''. (ANSAmed).
''Il tema dei diritti umani influenza tutta la politica estera dell'Ue e fa parte del dialogo con l'Egitto - ha precisato Mann - perche' la transizione politica consideri i diritti di tutti, anche i diritti delle minoranze e delle donne''. Secondo il portavoce questo dialogo Ue-Egitto, dove il dossier diritti fondamentali ricopre un ruolo importante ''avviene a tutti i livelli, da quello dei presidenti, fino alla delegazione Ue al Cairo che ha colloqui regolari con interlocutori locali, fino a livelli piu' bassi''. ''Abbiamo tanti programmi - ha aggiunto Mann - in cui diamo soldi all'Egitto, con varie istituzioni finanziarie, e c'e' il potenziale per dare assistenza sulla base di quanto concordato con il Fondo monetario internazionale''. Con la nuova politica di vicinato dell'Ue pero' ''ora piu' soldi vanno alla societa' civile - ha assicurato il portavoce - per assicurare il maggiore rispetto dei diritti umani, e in base alla logica del 'more for more', cioe' piu' programmi di assistenza Ue vanno ai Paesi partner che fanno piu' riforme''. (ANSAmed).
