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Croazia: Corte Conti Ue, amministrazione non pronta adesione

Esame aiuti europei dal 2007, appalti e corruzione punti deboli

01 febbraio, 12:49

(ANSAmed) - BRUXELLES, 01 FEB - Gli aiuti Ue per preparare l'amministrazione della Croazia al suo ingresso nell'Unione, 150 milioni di euro l'anno dal 2007, hanno ottenuto finora un ''parziale successo''. E' quanto afferma l'ultima relazione della Corte dei Conti europea, secondo cui sara' ancora necessario un sostegno di Bruxelles ''in diverse aree chiave, sia prima che dopo l'adesione''.

Nella maggior parte dei settori dell'assistenza pre-adesione, ''la Commissione Ue stima che la capacita' amministrativa della Croazia non sia ancora sufficiente'' perche' il paese possa gestire autonomamente i fondi Ue senza un controllo a monte da parte dell'esecutivo europeo. Due i principali punti deboli individuati da Bruxelles: ''la capacita' in materia di appalti e di lotta alla corruzione''. Secondo la Corte dei Conti europea ''sebbene tramite i progetti Ue siano stati compiuti alcuni progressi nella lotta alla corruzione e alla criminalita' organizzata, in quest'area rimangono aperte sfide significative''.

La Corte dei Conti ha esaminato un campione di 16 progetti e complessivamente, l'assistenza Ue ha dato un contributo ''importante'' allo sviluppo della capacita' della Croazia di gestire i fondi post-adesione. Allo stesso tempo la Corte dei Conti ha rilevato ritardi rispetto alla tabella di marcia, grande attenzione a maxi-progetti infrastrutturali a livello centrale e poca rispetto ai meno grandi, mentre non c'e' ancora un sistema per elaborare progetti a livello regionale. Inoltre, per quanto riguarda lo sviluppo rurale, i fondi impiegati e i beneficiari sono stati pochi.(ANSAmed)
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