La liberta' d'opinione ha pero' dei limiti, che sono quelli ''dell'ordine pubblico'' e ''della liberta' degli altri'' ha spiegato il ministro saudita.
Il fatto invece di non consentire la costruzione di luoghi di culto diversi da quelli della fede musulmana in Arabia Saudita ''non significa che non si possano professare altre religioni''.
Al Isa ha difeso ''la specificita' del territorio dell'Arabia Saudita, come ''luogo sacro per l'Isalm, che non puo' accettare altri usi. E' come se si costruisse una moschea nello Stato del Vaticano, e' una questione di principio''. Quanto alla polemica sull'assenza di donne al volante, ''non ci sono leggi ne' testi religiosi che proibiscono alla donna di guidare l'automobile in Arabia Saudita, penso si astengano dal farlo perche' non lo desiderano'' ha detto Al Isa. Secondo il ministro della giustizia saudita ''si tratta di un modello legato alla cultura della nostra societa', sono loro che accettano o si rifiutano. Se oggi o domani la maggioranza delle donne dicesse che vuole guidare, nessuno glielo vieterebbe''.
(ANSAmed).