L'Egitto "ha confermato la propria posizione che considera il Golan siriano come un territorio arabo occupato": lo scrive l'agenzia Mena citando un comunicato del ministero degli Esteri egiziano. La posizione del Cairo è basata sulla "legittimità internazionale" creata da varie risoluzioni dell'Onu con "in testa" la numero 497 del 1981 contro l'annessione israeliana.
Il comunicato "mette l'accento sulla necessità che la comunità internazionale rispetti le risoluzioni" e "lo Statuto delle Nazioni Unite" che giudicano illegittimo "appropriarsi di territori con la forza", riferisce ancora l'agenzia ufficiale egiziana.
Le dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti Donald Trump sulle alture del Golan possono "destabilizzare la regione" e dunque è opportuno che restino "solo una proposta". Lo dichiara il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, citato dalla Tass.
Anche la Siria denuncia con forza le dichiarazioni di Trump.
Lo riferisce l'agenzia governativa Sana, che cita un comunicato del ministero degli Esteri di Damasco. "Le dichiarazioni di Trump - si afferma - non cambiano la verità, perché il Golan è e rimarrà siriano". La Siria ha denunciato le affermazioni di Trump come "una violazione delle risoluzioni internazionali" circa l'illegittimità della presenza israeliana.
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