(ANSAmed) - BRUXELLES, 18 LUG - La campagna "Apriamo i porti"
è arrivata anche a Bruxelles. Un gruppo di italiani residenti
nella capitale belga ha organizzato un sit-in davanti
all'ambasciata d'Italia per chiedere al governo Conte una
politica migratoria "aperta" e "solidale".
Una delegazione è stata ricevuta in ambasciata per consegnare
all'attenzione dell'ambasciatrice Elena Basile una lettera
aperta da trasmettere al governo italiano. Nelle lettera,
secondo quanto si legge in una nota, si chiede di "porre
immediatamente fine alla politica di chiusura dei porti e alla
politica di criminalizzazione delle ong" ma anche "di porre fine
all'allarmante aumento del numero dei morti, maltrattamenti e di
esseri umani sottoposti a tortura, in particolare ponendo fine
all'accordo Italia-Libia". "No" anche, in sede del Consiglio
europeo, "al proseguimento della politica di accoglienza e, di
fatto, detenzione delle persone migranti e richiedenti asilo in
paesi terzi come la Libia e la Tunisia". Tra le altre richieste
quella di "scongiurare la dilagante disinformazione e la
falsificazione di dati a fini demagogici e di propaganda".
L'iniziativa è sostenuta, conclude la nota, da diverse
organizzazioni, tra cui Libera Bruxelles, Casi-Uo, Anpi
Bruxelles, Crer e Medex.
In occasione del sit-in, l'ambasciatrice Basile "ha auspicato
che i movimenti intesi a richiamare l'attenzione sui principi
dell'accoglienza e su una politica dell'immigrazione equa e
solidale si rivolgano all'Unione europea e non certamente
all'Italia, Paese che da anni ha onorato i suoi obblighi ed ha
svolto un ruolo fondamentale, affrontando in solitudine e a
livello nazionale sfide europee come l'emergenza dei flussi
migratori. Ben vengano movimento in grado di richiamare l'Europa
ai suoi doveri e all'urgenza di una 'politica comune di asilo'",
ha aggiunto l'ambasciatrice. (ANSAmed).
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