(ANSAmed) - NEW YORK, 17 NOV - Per la decima volta la Russia
ha posto il veto ad una risoluzione del Consiglio di Sicurezza
dell'Onu sulla Siria. Mosca ha bloccato il rinnovo del
meccanismo investigativo congiunto di Nazioni Unite e Opac
incaricato di indagare sugli attacchi chimici nel paese
mediorientale, scatenando l'ira degli Stati Uniti.
L'ambasciatrice americana Nikki Haley ha minacciato l'uso
della forza unilaterale da parte di Washington in risposta a
futuri attacchi chimici, sottolineando: "Come abbiamo fatto in
aprile, lo faremo ancora". "Che vergogna che la Russia ci abbia
portato a questo punto", ha tuonato Haley, precisando che in
questo modo "ha provato che non ci si può fidare di loro". Prima
del voto, anche il presidente Donald Trump aveva lanciato un
appello affinché il Consiglio di Sicurezza votasse unito per
l'estensione dell'organismo, che scade domani.
La risoluzione degli Usa, co-sponsorizzata anche dall'Italia,
presidente di turno del Consiglio di Sicurezza, ha ottenuto 11
sì, 2 no (incluso il veto russo), e 2 astenuti (Cina ed Egitto).
Anche il mese scorso Mosca aveva posto il veto ad una bozza di
risoluzione sul rinnovo del mandato del team di esperti.
Nell'ultimo rapporto, l'organismo aveva attribuito al regime di
Bashar al Assad la responsabilità dell'attacco chimico a Khan
Sheikhoun dello scorso aprile, che ha causato oltre 90 morti.
"Oggi la Russia ha ucciso il meccanismo investigativo
congiunto - ha continuato Haley - vuole un meccanismo, ma non
uno che sia indipendente". Poi, però, ha assicurato che "non ci
fermeremo finché non ci sarà giustizia per le vittime degli
attacchi chimici in Siria".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA