Castelli le ha scelte tra 550 immagini raccolte nel libro 'La mia Syria. Prima della Guerra 2009'. "Avrei voluto tornare in quei luoghi per mettere a fianco le immagini del passato e le devastazioni di oggi, ma sarebbe stato troppo rischioso", racconta.
"La mostra - sottolinea Ermanno Tedeschi - vorrebbe suscitare nell'osservatore il desiderio di salvare la Siria, ciò che ne resta e, soprattutto, i suoi abitanti. Terra di molte civiltà, la Siria era ricca di tesori di epoca romana, musulmana e bizantina, con moschee, chiese e castelli crociati. Ma da quando il Paese è caduto in un brutale conflitto armato, questo ricco patrimonio è stato saccheggiato da tutte le parti in conflitto, regime, ribelli, jihadisti".
Emerge dagli scatti di Castelli la vita di una comunità multiculturale amalgamata tra i diversi gruppi etnici e religiosi, soprattutto nei grandi centri urbani. Il conflitto civile scoppiato nel 2011 - che a fine 2015 ha causato oltre 250.000 vittime - ha spinto a fuggire da quelle terre un quarto della popolazione. Le fotografie in mostra sono in vendita e il ricavato sarà devoluto alle popolazioni siriane colpite dal sisma grazie alla collaborazione della Fondazione La Stampa Specchio dei Tempi.(ANSAmed).