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In Siria la guerra dimenticata, 170 mila morti in tre anni

Da fine giugno doppio vittime Gaza. Sei bimbi uccisi oggi

24 luglio 2014, 17:51

Redazione ANSA

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Madri tornano con i loro bambini nella città di Moadhamiyah, sotto il controllo dei ribelli, per prendere gli aiuti della Mezzaluna rossa © ANSA/EPA

Madri tornano con i loro bambini nella città di Moadhamiyah, sotto il controllo dei ribelli, per prendere gli aiuti della Mezzaluna rossa © ANSA/EPA
Madri tornano con i loro bambini nella città di Moadhamiyah, sotto il controllo dei ribelli, per prendere gli aiuti della Mezzaluna rossa © ANSA/EPA

Oscurata dalla guerra a Gaza, la guerra dimenticata nella vicina Siria ha mietuto nelle ultime 24 ore più di 200 uccisi, tra cui una cinquantina di civili. E nelle ultime tre settimane, dall'inizio del conflitto nella Striscia, gli uccisi della mattanza siriana sono stati più del doppio di quelli caduti nel territorio palestinese.

Oggi sei bambini appartenenti alla stessa famiglia sono rimasti uccisi oggi in un raid delle forze governative su un quartiere di Aleppo, nel nord della Siria, controllato dai ribelli. Lo riferisce l'ong Osservatorio nazionale per i diritti umani (Onlus) precisando che l'attacco è stato compiuto sul quartiere orientale di Sakhur da un elicottero che ha sganciato alcuni barili bomba.

Finora, in circa tre anni e mezzo di violenze, secondo bilanci non ufficiali in Siria sono morte più di 170.000 persone, più di quante ne sono state uccise durante 15 anni di guerra civile libanese (1975-90).

Secondo il Centro di documentazione delle violazioni in Siria (Vdc), dalla fine di giugno a oggi, 1.348 persone sono state uccise nelle violenze nel Paese. I bilanci dei morti a Gaza sono di oltre 600 uccisi nello stesso periodo. Il Vdc, che si avvale di una fitta rete di ricercatori sul terreno e che dal 2011 documenta con precisione le vittime e le circostanze della loro morte, e include nelle sue liste anche i membri delle forze fedeli al presidente siriano Bashar al Assad.

 Questo mentre dal terreno continuano a giungere notizie di scontri armati tra i diversi fronti, di incessanti bombardamenti aerei dell'aviazione del regime contro zone solidali con la rivolta e di spari di colpi di mortaio da parte di insorti contro zone controllate dalle forze lealiste. I teatri più caldi rimangono la periferia di Damasco, la regione di Aleppo, quelle di Idlib, Daraa, Dayr az Zor, Hama. (ANSAmed).

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