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Gaza: niente tregua a Sajaya, attaccato ospedale Wafa

Onu, possibili crimini guerra Israele ma Hamas attacca civili

GAZA, 23 luglio 2014, 15:56

Redazione ANSA

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Semi-deserto l 'aeroporto di Tel Aviv per la cancellazione di molti voli internazionali. © ANSA/EPA

Semi-deserto l 'aeroporto di Tel Aviv per la cancellazione di molti voli internazionali. © ANSA/EPA
Semi-deserto l 'aeroporto di Tel Aviv per la cancellazione di molti voli internazionali. © ANSA/EPA

La tregua umanitaria chiesta dalla Croce Rossa internazionale a Sajaya non è entrata in vigore. Nelle vicinanze di Sajaya, Israele attacca l'ospedale Wafa che, afferma, viene utilizzato da Hamas per sparare razzi.

La battaglia è divampata mentre attorno a Sajaya ingenti squadre di soccorso attendevano il permesso di entrare nel rione per recuperare corpi e sgomberare detriti. Ma non lontano dai soccorritori sono esplosi colpi di artiglieria israeliani che li hanno obbligati ad allontanarsi.

Nel frattempo i mezzi di comunicazione israeliani riferiscono che Israele ha attaccato l'ospedale Wafa dopo aver ordinato lo sgombero dei civili da quella struttura. L'esercito israeliano afferma che dall'edificio del Wafa vengono sparati razzi anticarro e colpi di arma automatica.
 La radio militare ha aggiunto che al suo interno operano 'sale di comando' di Hamas e della Jihad islamica. Domenica scorsa mel rione Sajaya domenica decine di persone sono rimaste uccise, e l'esercito israeliano ha demolito sistematicamente molti edifici.

L'Alto commissario dell'Onu per i diritti umani, Navi Pillay, ha accusato Israele di "aver commesso possibili crimini di guerra" e Hamas di "attaccare i civili in modo indiscriminato". L'accusa giunge da Ginevra, dove si è svolta una sessione straordinaria del Consiglio Onu per i diritti umani.

Sul fronte diplomatico, la leadership palestinese ha intanto deciso di sostenere le richieste proposte da Hamas per un cessate il fuoco a Gaza. E' quanto emerso alla riunione congiunta tra Olp e Fatah di ieri sera, presieduta dal presidente palestinese Abu Mazen e confermato in un dichiarazione dal membro dell'Olp Abed Rabbo. La proposta di Hamas comprende l'interruzione immediata, in tutte le sue forme, del blocco a Gaza e l'apertura del valico di Rafah con l'Egitto.

Oggi il segretario di stato Usa, John Kerry, si è recato in Israele per vedere il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente dell'Anp Anu Mazen. C'è stato "qualche passo avanti" verso il cessate il fuoco a Gaza ma c'è ancora bisogno di lavoro", ha detto, incontrando anche con il segretario generale dell'Onu Ban Ki-Moon. Di progressi importanti nei contatti tra le parti ha parlato anche il responsabile di Fatah, Azzam al-Ahmed, citato dall'agenzia palestinese Maan. Kerry dovrebbe poi rientrare al Cairo. Secondo fonti aeroportuali, nella capitale egiziana dovrebbero arrivare domani anche il ministro degli Esteri britannico, Philip Hammond, e quello spagnolo Jose' Manuel Garcia-Margallo.

Il capo di Stato israeliano uscente Shimon Peres ha detto al Segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon che il Qatar non può essere associato agli sforzi per un cessate il fuoco a Gaza. Il Qatar, ha detto Peres, "non ha alcun diritto di finanziare i razzi, i tunnel (offensivi, ndr) e di sostenere gli spargimenti di sangue".

Israele inoltre è molto preoccupato per la scoperta di razzi in scuole dell'Unrwa (l'ente dell'Onu per i profughi palestinesi, ndr)", ha detto oggi a Ban il ministro degli Esteri Avigdor Lieberman. Lieberman ha anche protestato per il comportamento dello staff dell'Unrwa che, ha affermato, "ha restituito a Hamas quei razzi destinati a uccidere israeliani, piuttosto che consegnarli a Israele".

Sale intanto anche il bilancio delle vittime tra i soldati israeliani: due sono stati uccisi la notte scorsa in combattimenti nella Striscia, portando a 29 il totale.

L'Agenzia europea per la sicurezza aerea (Easa) ha infine emesso un bollettino con una "forte raccomandazione" ad evitare l'aeroporto internazionale Ben Gurion di Tel Aviv fino a nuove indicazioni. La raccomandazione riguarda tutte le aerolinee europee. Da ieri molte compagnie internazionali, a cominciare da quelle statunitensi, hanno sospeso i voli su Tel Aviv, dopo che una razzo da Gaza ha raggiunto una cittadina vicina. Israele da parte sua oggi ha annunciato di aver aperto ai voli civili l'aeroporto nel Neghev, e definitito ingiustificata la decisione delle compagnie statunitensi.  (ANSAmed). 

 

 

 

 

(ANSAmed)

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