La direttiva Ue prevede sanzioni per i datori di lavoro, anche cittadini privati, che traggono vantaggio dalla posizione precaria degli immigrati fuorilegge, per quelli che solitamente sono impieghi a basso costo e in condizioni inadeguate. Le norme Ue rafforzano anche i diritti del singolo lavoratore immigrato che puo' fare richiesta di buste paga arretrati. Per la Commissione europea queste regole Ue rappresentano un elemento chiave contro l'immigrazione illegale, con il divieto di assumere immigrati irregolari extracomunitari, punendo i datori di lavoro con multe o sanzioni penali nel peggiore dei casi.
Tutti gli Stati membri dell'Ue, ad esclusione di Danimarca, Irlanda e Gran Bretagna, sono vincolati al rispetto di questa direttiva.(ANSAmed)