(di Demetrio Manolitsakis) - ANSAmed) - ATENE, 12 MAR - Una
delle questioni piu' urgenti che il nuovo ministro greco per la
Protezione del Cittadino ha voluto affrontare gia' dal primo
giorno del suo insediamento, e' il problema del rapido aumento
della criminalita' organizzata nel centro storico di Atene,
prodotto anch'esso della grave crisi economica abbattutasi sul
Paese. Bande di criminali di diverse nazionalita',
tossicodipendenti e prostitute di ogni origine compongono ormai
la variegata fauna umana che si aggira giorno e notte nel centro
della capitale ellenica dove i turisti stranieri, impauriti,
abbandonano anche gli ultimi alberghi ancora aperti, mentre i
pochi abitanti e i commercianti rimasti nella zona vivono nella
paura e nell'incertezza, lontani dalla presenza rassicurante
della polizia.
La criminalita' nel centro storico di Atene, cosi' come in
altre grandi citta' del Paese, colpisce anche l'imprenditoria
oltre al senso della sicurezza di cittadini. Secondo i risultati
di un'indagine condotta per conto della Confederazione Generale
del Commercio Ellenico "si puo' parlare di un'epidemia di
chiusure che colpisce i negozi e che continuera' ad espandersi
come una malattia infettiva". Secondo la stessa indagine, la
situazione nel centro della capitale diventera' ancor piu'
critica di quanto era durante la seconda meta' del 2011, visto
che la percentuale dei negozi chiusi e' passato gia' dal 24,4%
dell'agosto del 2010 al 29,6%.
Il continuo arrivo di immigrati clandestini - ha scritto la
deputata del Pasok Nantia Giannakopoulou in un'interrogazione
parlamentare ai ministri Tassos Gianitsis (Interni, ovvero per
la Pubblica amministrazione) e Michalis Chrisochoidis
(Protezione del Cittadino, che equivale all'Interno italiano) -
che non riescono a trovare lavoro o, se lo trovano, vengono
pagati poco, funziona come terreno di coltura per la
criminalita' e l'illegalita'. Cio' fa si' che gli equilibri
sociali vengano sconvolti mentre il centro storico viene
tagliato in due. "Indicativo del triangolo immigrazione
clandestina - criminalita' - crisi economica - scrive la
parlamentare - e' il fatto che la maggior parte delle circa 300
persone che ogni giorno entrano clandestinamente in Grecia, dopo
pochi giorni, e' gia' arrivata ad Atene".
Anche i recenti dati della polizia greca parlano chiaro. Nel
2011 il numero dei furti in Grecia ha superato i 100.000. Nel
2011 sono state messe a segno in tutto il Paese 6.636 rapine
contro le 6.079 nel 2010. Soltanto nella regione dell'Attica nel
2011 sono state segnalate 5.134 rapine contro le 4.595 del 2010.
Nel mirino dei malviventi sono entrate ultimamente le abitazioni
e non sono pochi i casi in cui essi fanno ricorso alla minaccia
delle armi per derubare i piccoli risparmi della gente. Nel 2011
le rapine in casa in tutta la Grecia sono state in totale 912,
480 in piu' di quelle portate a termine del 2010 (432). Sempre
nella regione dell'Attica le rapine in abitazioni sono state
605, 337 in piu' di quelle segnalate nel 2010 (268).
Nel 2011, inoltre, in Grecia sono state arrestate per crimini
vari circa 185.000 persone, 15.562 delle quali per rapina a mano
armata, furti in abitazione, nei supermercati, in banca e di
automobili. Nello stesso anno si sono registrati 184 omicidi
contro i 176 dell'anno precedente e 182 tentativi di omicidio,
contro i 193 del 2010. Di qui la decisione del ministro per la
Protezione del Cittadino di rafforzare immediatamente il gruppo
speciale per il controllo dell'ordine nel centro di Atene che
sara' presto aumentato di 195 unita' per poi passare
gradualmente a 3.000 effettivi. (ANSAmed).