(ANSA) - ROMA, 08 GEN - Le stazioni ferroviarie diventano luoghi per la lotta contro le emergenze sociali. Ferrovie dello Stato italiane, in collaborazione con gli enti locali e con le organizzazioni del terzo settore, ha infatti deciso di creare help center proprio lì, in prima linea, per affrontare e contrastare i fenomeni di disagio ed emarginazione. Si tratta di sportelli di ascolto che si trovano o all'interno o vicino alle stazioni ferroviarie e che orientano le persone in difficoltà verso la rete dei servizi sociali delle città (come i centri di accoglienza, le comunità terapeutiche, le associazioni specializzate) per elaborare percorsi mirati di recupero e reinserimento sociale. Oggi gli Help Center italiani sono 18, e si trovano a Roma Termini, Milano Centrale, Bari, Bologna, Brescia, Catania, Chivasso, Firenze Santa Maria Novella, Foggia, Genova Cornigliano, Melfi, Messina, Napoli Centrale, Pescara Centrale, Pisa San Rossore, Reggio Calabria, Torino Porta Nuova e Trieste.
Sono stati circa 334.000 gli interventi di assistenza effettuati nel 2018, di cui oltre 240.000 sono stati quelli a "bassa soglia" (con l'erogazione di beni primari, cibo, vestiti, coperte o per dare i servizi igienico-sanitari di base), e più di 90.000, sono stati gli interventi di supporto e orientamento sociale. Per la realizzazione di questi punti di ascolto il Gruppo Fs ha concesso in comodato d'uso gratuito i locali ferroviari non più utilizzati: un totale di 2.658 metri quadrati per un valore commerciale di 3.987.000 euro. Oltre agli Help Center, invece, sono diversi i centri di accoglienza sorti all'interno di locali ferroviari non più utilizzati e gestiti dall'associazionismo, in particolare a Roma e Milano: l'Ostello Caritas "Don Luigi Di Liegro", il Centro Diurno "Binario 95", il Centro "Pedro Arrupe" per i richiedenti asilo e rifugiati politici gestito dall'Associazione Centro Astalli a Roma, il Centro "Rifugio Caritas" e il Progetto Arca onlus a Milano. La superficie totale concessa in comodato d'uso gratuito per i Centri di accoglienza corrisponde a circa 11.000 metri quadrati, per un valore complessivo stimato di circa 16.500.000 euro.(ANSA).