(ANSA) - ROMA, 29 GEN - Una legge annuale sullo sostenibilità, l'introduzione dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Agenda 2030) nel sistema di codificazione degli atti parlamentari, la valutazione ex-ante delle nuove iniziative legislative. Sono alcune delle proposte di Enrico Giovannini, portavoce dell'ASviS, l'Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, in audizione alla Camera presso la Commissione Affari europei. "Il progresso verso l'attuazione dei 17 Obiettivi dell'Agenda 2030 è evidente da molti punti di vista.
Tuttavia, nonostante l'ampiezza delle azioni messe in campo, il cambio di direzione verso uno sviluppo sostenibile sta avvenendo a una velocità e con una intensità insufficienti". Giovannini ha sottolineato l'urgenza di decidere e agire rafforzando gli interventi in ogni campo, perché i prossimi dieci anni possano essere decisivi per il presente e il futuro dell'umanità e del pianeta. "Il nostro Paese potrà attingere al fondo di mille miliardi di investimenti e dovrà essere pronto a sviluppare adeguate capacità progettuali", ha detto. Per Giovannini inoltre è necessario rafforzare il ruolo della presidenza del Consiglio per il coordinamento delle politiche, oltre che intensificare le relazioni con le regioni, le provincie e i comuni, così da portare le politiche di sviluppo sostenibile anche sul territorio. Iniziative queste da prendere anche alla luce del rinnovato impegno europeo sulla sostenibilità. La nuova Commissione europea ha responsabilizzato l'istituzione nel suo complesso, i vicepresidenti e ciascun commissario per il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile; ha introdotto un commissario alle disuguaglianze, ha affidato al commissario per gli Affari economici il compito di valutare gli avanzamenti, ha definito che l'Agenda 2030 dovrà essere al centro di un rinnovato semestre europeo. Stimoli che arrivano anche dalla Bce, con l'agevolazione delle banche che investono nella lotta al cambiamento climatico, nelle energie rinnovabili e nell'economia circolare, e dalla Bei, il cui orientamento è quello di interrompere i finanziamenti ai progetti legati all'energia fossile dall'inizio del 2020. Misure queste che vanno nella direzione auspicata dall'ASviS fin dalla sua costituzione.(ANSA).