Un maxi sconto fiscale del 90% dei
costi sostenuti nel 2020 senza un limite massimo di spesa, di
cui possono beneficiare tutti. Sono queste le principali
caratteristiche del 'bonus facciate' la nuova detrazione
introdotta dal Governo per favorire interventi di recupero o
restauro della facciata esterna degli edifici. Una misura che,
ha sottolineato il ministro dell'economia Roberto Gualtieri,
consentirà di avere "città più belle, efficienza energetica, più
lavoro nell'edilizia", favorendo così anche "il rilancio
dell'economia".
Ecco in cosa consiste, chi ne ha diritto e come va richiesta
l'agevolazione, in base alle indicazioni dell'Agenzia delle
Entrate.
SPESA NEL 2020, DETRAZIONE IN 10 QUOTE. Per beneficiare del
bonus al 90%, le spese devono essere sostenute nel 2020 anche se
i lavori sono stati fatti prima o, per soggetti con periodo
d'imposta non coincidente con l'anno solare, nel periodo
d'imposta in corso al 31 dicembre 2020. Occhio: per interventi
su parti comuni, fa fede la data del bonifico effettuato dal
condominio, indipendentemente dalla data di versamento della
rata condominiale da parte del singolo condomino. La detrazione
va ripartita in 10 quote annuali di pari importo.
AMMESSI ANCHE AFFITTUARI E CONIUGI. Possono usufruire della
detrazione tutti i contribuenti, residenti e non, che sostengono
le spese per l'esecuzione degli interventi agevolati e che
possiedono a qualsiasi titolo l'immobile su cui viene fatto
l'intervento (proprietario, nudo proprietario, chi detiene un
contratto di locazione). Sono ammessi a fruire della detrazione
anche i familiari conviventi con il possessore o detentore
dell'immobile (coniuge, componente dell'unione civile o parente
entro il terzo grado) e i conviventi di fatto.
ANCHE BALCONI E PONTEGGI, ESCLUSI GLI INFISSI. Sono ammessi a
beneficio gli interventi finalizzati al recupero o restauro
della facciata esterna: pulitura o tinteggiatura esterna sulle
strutture opache della facciata; interventi su balconi,
ornamenti o fregi; interventi sulle strutture opache della
facciata influenti dal punto di vista termico o che interessino
oltre il 10% dell'intonaco della superficie disperdente lorda
complessiva. Il bonus non spetta invece per gli interventi sulle
facciate interne, se non visibili dalla strada o da suolo
pubblico. Escluse anche le spese per sostituire vetrate,
infissi, portoni e cancelli. Vanno in detrazione infine anche le
spese per l'acquisto dei materiali, progettazione e altre
prestazioni professionali, oltre agli eventuali costi collegati
alla realizzazione degli interventi, come ponteggi e smaltimento
dei materiali.
PAGAMENTO CON BONIFICO, COMUNICAZIONE ALL'ENEA. Per avere la
detrazione, il pagamento va effettuato con bonifico bancario o
postale con causale, codice fiscale beneficiario e partita Iva o
codice fiscale della ditta che ha effettuato i lavori. Va
conservata tutta la documentazione dalle fatture alla ricevuta
del bonifico, dalle abilitazioni amministrative richieste al
consenso ai lavori. Solo per gli interventi di efficienza
energetica deve anche essere inviata all'Enea, entro 90 giorni
dalla fine dei lavori, la scheda descrittiva degli interventi
realizzati.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA