Le autorità di regolamentazione
finanziaria rivendicano il proprio ruolo contro il greenwashing.
"E' importante che le autorità pubbliche intervengano e
stabiliscano standard solidi" per i fattori Esg (ambientali,
sociali e di corretta gestione) e "monitorino gli attori e
prodotti rilevanti per prevenire i rischi di greenwashing", ha
dichiarato il presidente dell'Esma (l'autorità europea degli
strumenti finanziari e dei mercati), Steven Maijoor, in un
recente discorso all'European Financial Forum in Dublin.
Maijoor ha criticato, in particolare, i rating di
sostenibilità per "l'assenza di trasparenza nel loro calcolo e
la loro diversità" che "non aiutano gli investitori a
confrontare efficacemente gli investimenti etichettati come
sostenibili". "Credo che, se i rating Esg sono utilizzati per
investire, le agenzie che li emettono devono essere
regolamentare e supervisionate adeguatamente dalle autorità
pubbliche", ha aggiunto.
Inoltre, il presidente dell'Esma è intervenuto sui green bond,
indicando la necessità di standard pubblici adeguati e controlli
per evitare pratiche ingannevoli nella loro vendita e
nell'eticattatoria come prodotti "verdi". E ha ribadito
l'appello a migliorare le rendicontazioni non finanziarie delle
aziende fissando l'obiettivo, a medio termine, di un unico
insieme di regole che "sarà anche la base per la
digitalizzazione delle informazioni Esg".
"La misura, la verifica e la comunicazione dei fattori Esg
sono fattori chiave nel sostenere il cambiamento verso una
sistema finanziario più sostenibile " ha sottolineato Maijoor.
"Informazioni affidabili e rilevanti sugli Esg - ha spiegato il
presidente dell'authority - sono necessarie per rispondere alle
preferenze degli investitori, ma anche per assicurare che questi
fattori siano presi nella giusta considerazione nella
misurazione del rischio, del rendimento e del valore degli
investimenti.
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