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Italia, riforma peacekeeping Onu metta al centro la persona

Italia, riforma peacekeeping Onu metta al centro la persona

Stefanile, pieno appoggio a riforma promossa da Guterres

NEW YORK, 14 febbraio 2020, 15:52

Redazione ANSA

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"L'Italia è in prima fila per una riforma del peacekeeping Onu che metta al centro la persona". Lo ha detto oggi il Vice Rappresentante Permanente italiano, Ambasciatore Stefano Stefanile intervenendo in apertura di un evento, organizzato assieme al think tank International Peace Institute (Ipi) per la presentazione dello studio dell'esperto australiano Charles Hunt sul ruolo della componente di polizia nelle missioni di pace in materia di protezione dei civili.
    "La polizia, svolgendo crescenti e delicati compiti di protezione dei civili, ricostruzione della fiducia presso le comunità e di rafforzamento delle istituzioni dello Stato ospite, costituisce il tratto di unione fondamentale tra gestione dei conflitti e costruzione di una pace duratura e sostenibile. Per questo la componente di polizia è al centro della riforma promossa dal Segretario Generale Guterres con l'iniziativa Action for Peacekeeping (A4P), alla quale l'Italia è stata tra i primi Paesi ad aderire", ha detto Stefanile.
    L'Italia ha sottoscritto la Dichiarazione di Impegni Condivisi per A4P impegnandosi a promuovere, in veste di campione, quattro ambiti: performance e responsabilità; Donne Pace e Sicurezza; codice di condotta delle operazioni e dei caschi blu; partenariati. Primo contributore di truppe tra i paesi occidentali e settimo contributore al bilancio del peacekeeping, l'Italia pone al centro del suo impegno per la pace e la stabilità internazionali la tutela della persona, valorizzando l'importanza dei mandati di protezione dei civili e il ruolo della polizia.
    Nel 2017, durante il suo ultimo mandato in Consiglio di Sicurezza, l'Italia ha promosso la Risoluzione 2382 dedicata alle componenti di polizia nel peacekeeping; vanta inoltre centri di eccellenza per la formazione dei caschi blu, come il CoESPU di Vicenza, che offrono corsi a peacekeepers da tutto il mondo oltre a ospitare a Brindisi il Global Service Centre dell'ONU, che include strutture specializzate per l'assistenza alle componenti di polizia delle operazioni di pace.
   

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