(ANSA) - ROMA, 11 DIC - "Nessuna regione italiana, è
riuscita, a dieci anni dall'inizio della crisi, a tornare sul
livello di benessere registrato prima del 2008". Lo sottolinea
il Rapporto sul mercato del Lavoro del Cnel che parla di "dato
allarmante". L'occupazione nel 2019 - si legge - crescerà di un
solo decimo di punto in più rispetto al tendenziale, e il tasso
di crescita nel 2020 sarà più basso che nel 2019. Per modificare
tale condizione non bastano rimedi isolati e parziali, né solo
le modifiche legislative, comprese quelle più recenti. E'
necessario affrontare il problema nelle sue cause con un deciso
cambio di rotta. Serve una elaborazione strategica che duri
negli anni e che venga perseguita con determinazione e con
costante monitoraggio".
Nel periodo 2008-2018, sottolinea il Rapporto, l'incremento
occupazionale registrato è attribuibile "esclusivamente al
lavoro dipendente (+682.000 unità in 10 anni), a fronte di un
calo di oltre mezzo milione di unità nel lavoro autonomo".
Questa performance del lavoro dipendente secondo il Cnel "va
ascritta in massima parte al tempo determinato e solo in misura
minore al tempo indeterminato trainato dagli incentivi".
Il Cnel sottolinea che in Italia un occupato su dieci è
immigrato. "Nel Paese - si legge - sono occupati 2,45 milioni di
stranieri, pari al 10,6% dell'occupazione complessiva". (ANSA).