Calcio

Ranieri: "Il mio Leicester gioca in 11, ma sul serio"

"Nostro segreto? La continuità, alle grandi squadre è mancata"

Redazione Ansa

 "Una partita che mi ha fatto capire che ce l'avremo potuta fare è stata quella contro il Manchester City. Vincere in casa del City è stato qualcosa di diverso, soprattutto farlo in quella maniera". Claudio Ranieri ha raccontato le emozioni vissute con il suo Leicester ai microfoni di Fox Sports, che trasmetterà l'intervista intergale alle 20.45 ed alle 23.30 (canale 204 di Sky). "Non abbiamo mai parlato di scudetto nello spogliatoio, ho detto ai ragazzi di giocare sempre partita dopo partita, di giocare da squadra perché gli altri sono più bravi di noi - ha raccontato il tecnico romano -. Dicevo loro che dovevamo giocare in 11 veramente perché tutti pensano che in una squadra di calcio si giochi in 11, ma non è vero perché ogni partita due, tre giocatori te li perdi sempre. E invece io ho avuto la fortuna di avere ogni partita 11 giocatori più la panchina. Abbiamo sempre giocato in 14 e il nostro segreto è stata la continuità. Se devo fare una piccola critica alle grandi squadre è che hanno avuto dei momenti bellissimi, ma poi si sono riperse. Noi invece siamo stati costanti tutto l'anno e la partita con il Manchester City è stata quella che ha dato la consapevolezza ai ragazzi che qualcosa di importante potesse succedere". L'anno prossimo il Leicester sarà in Champions League: "Sarà battaglia, sarà una grande esperienza la Champions, si bruceranno tantissime energie nervose. Avrò bisogno di una seconda squadra senza stravolgere le caratteristiche della mia squadra che è volta al sacrificio totale".

I giornali inglesi celebrano il Leicester FOTO 

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La favola Leicester non è irripetibile, ma per riviverne una simile impresa bisognerà aspettare altri 20 anni. Questo il pensiero di Claudio Ranieri che si aspetta, fin già dalla prossima stagione, il riscatto delle grandi d'Inghilterra che quest'anno hanno clamorosamente steccato. Un fallimento generale che ha spalancato le porte della Premier League al Leicester, costato circa 70 milioni di euro, il più piccolo budget tra le prime 10 dell'attuale classifica inglese. "I grandi investimenti fanno grandi le squadre e normalmente i più grandi vincono - le parole di Ranieri, già proiettato alla prossima stagione, alla Bbc -. Ora però possiamo dire che le big vincono il 99% delle volte. La prossima stagione sarà identica ai prossimi 10 o 20 anni, vincerà uno dei top-team". Secondo un recente studio il Tottenham, l'ultimo avversario delle Foxes nella corsa al titolo nazionale, è costato 200 milioni, una cifra comunque inferiore a quelle spese da Arsenal (291), Liverpool (327), Chelsea (352), Manchester United (500) and Manchester City (523).

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Ricordando gli esempi del Nottingham Forrest (1978) e dei Blackburn Rovers (1995), Ranieri ha sottolineato come le sorprese nel calcio accadano una vola ogni 20 anni. "I club più ricchi possono acquistare i giocatori migliori che fanno vincere le squadre", l'analisi del tecnico romano che però non ha intenzione di smobilitare la squadra, anche perché grazie alla vittoria della Premier League, e alla partecipazione alla prossima Champions League, il Leicester potrà contare su un jackpot di oltre 200 milioni di euro. "Mi aspetto che il mio telefono suoni la prossima estate, ma a tutti risponderò: 'Avete abbastanza soldi per comprare i miei giocatori?'. Mi piacerebbe che restassero tutti, cercherò di convincerli perché qui sono trattati da re, altrove non sai mai quello che ti aspetta. Non abbiamo bisogno di stelle, voglio migliorare la squadra con i giusti innesti". Sabato, dopo la partita casalinga contro l'Everton, il Leicester sarà premiato con la coppa della Premier League, un'altra giornata di festa. "Forse adesso è troppo presto per pensare a cosa abbiamo fatto. Magari tra uno o due anni sarà più facile capire, ora però è importante restare in alto", la promessa del tecnico romano.

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