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Serie A: Roma Frosinone. Di Francesco: "tutti in discussione"

"Obbligati a battere Frosinone. Fiducia Pallotta? Non mi serve"

Di Francesco: Obbligati a battere Frosinone. Fiducia Pallotta? Non mi serve

Redazione Ansa

 "Ci dobbiamo mettere tutti in discussione, ma c'è la voglia di rispondere in maniera differente. Non sempre ci si riesce, ma è arrivato il momento in cui bisogna farlo e basta. Siamo in tempo per fare tutto". Eusebio Di Francesco prova a ragionare a lunga scadenza nonostante si giochi il posto nelle tre partite in una settimana in programma all'Olimpico. Saranno i risultati con Frosinone, Lazio e Viktoria Plzen a decretarne il futuro sulla panchina della Roma. E per non inciampare al primo ostacolo rappresentato dai ciociari si è giocato la carta del ritiro a Trigoria, "voluto per ricompattarci ed esaminare insieme le difficoltà attuali. Le risposte reali arriveranno domani. Siamo obbligati a cercare a tutti i costi i tre punti". Anche perché senza vittoria in società si aprirebbero scenari solo congelati. Dopo il ko del Dall'Ara, d'altronde, il presidente Pallotta si è detto disgustato. "Mi sarei preoccupato se fosse stato felice - l'amara considerazione di Di Francesco -. Se sento la sua fiducia? Ora non c'è bisogno di sentire la fiducia di nessuno. Il concetto è solo uno: io ho bisogno dei miei calciatori e loro hanno bisogno di me. Solo insieme possiamo uscire da questo momento, senza pensare a puntare il dito l'uno contro l'altro. Sappiamo che non stiamo facendo bene, ma siamo anche consapevoli di poter risalire la china". Di Francesco continua insomma a dirsi fiducioso anche perché "non ho la sensazione che la squadra non mi segua, credo anzi ci sia il desiderio di voler fare bene". Anche se ormai tra compagni ci si manda a quel paese. "Il nervosismo è normale quando le cose non vanno bene, ma se pensate che i miei stiano litigando vuol dire che non avete mai visto litigare veramente i giocatori - taglia corto l'abruzzese -. Tra Dzeko e Florenzi non c'è stata nessuna lite, quelle sono normali discussioni in campo. E poi magari litigassero di più, sarebbe il segnale di un desiderio, di una voglia di andarsi a prendere delle responsabilità". Un atteggiamento "da uomini" che Di Francesco ha auspicato "per pungolare i giocatori, per far tirare fuori qualcosa in più da tutti, anche dal punto di vista caratteriale". Per capire se il confronto in ritiro avrà sortito gli effetti sperati basterà attendere la prestazione col Frosinone. Di Francesco non potrà contare sull'infortunato Perotti ("non sarà disponibile a causa di un problema al flessore, ci auguriamo di riaverlo con l'Empoli") ed è pronto a far risposare Dzeko: "Ci sono tante partite alle porte e Edin ha sempre giocato tanto, anche in nazionale. Pastore? Cercheremo di trovargli una collocazione migliore". Il Flaco è il simbolo di una Roma incompiuta, uscita dal mercato con più dubbi che certezze. "Ma non è corretto adesso dare giudizi sulla campagna acquisti estiva, io devo pensare solo a lavorare e cercare di valorizzare al meglio la mia rosa - conclude Di Francesco -. Siamo solo alla 5/a giornata e dobbiamo dimostrare che possiamo fare molto meglio".

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