Politica

Le Sardine in 30mila domenica a Bologna, invito a Conte

'Confronto su decreti sicurezza e democrazia digitale'

Redazione Ansa

Per iniziare 30mila persone in piazza questa domenica a Bologna, quindi un nuovo incontro nazionale l'8 marzo dove decidere cosa fare 'da grandi'. E' un calendario fittissimo quello delle 'sardine', il movimento spontaneo nato due mesi fa proprio nel capoluogo emiliano-romagnolo e cresciuto in parallelo alla campagna elettorale per le regionali di domenica. "Su questa Regione è riposta la speranza di tanti territori italiani", ribadisce il portavoce Mattia Santori, che lancia un messaggio direttamente al premier Conte: "Credo che siamo sempre più vicini al momento in cui sarebbe bello potersi finalmente incontrare" per discutere di temi "come i decreti sicurezza e la democrazia digitale su cui vorremmo iniziare un'interlocuzione". L'appuntamento di domenica in piazza VIII Agosto è stato studiato come una festa di 'divertimento intelligente'.

E così sul palco bolognese si alterneranno big della musica indipendente come Subsonica, Afterhours, Modena City Ramblers e Marracash, a personalità dello spettacolo e della cultura come Moni Ovadia, Alessandro Bergonzoni e Sandro Ruotolo. "Sarà una giornata epocale", è la previsione di Santori: "Ci aspettiamo un flusso di 30mila persone". L'obiettivo, ha proseguito, "è fare politica attraverso l'arte, la cultura e le relazioni umane". Tutti gli artisti, spiegano le sardine, parteciperanno a titolo gratuito: "Abbiamo raccolto in pochi giorni 70mila euro, che serviranno a coprire le spese, grazie a 3.028 donazioni, è tutto rendicontato".

L'evento è in programma a una settimana dal cruciale voto di domenica in Emilia-Romagna. L'obiettivo non dichiarato esplicitamente è quello di provare a spingere Stefano Bonaccini, mentre che l'avversario sia Matteo Salvini non è assolutamente in dubbio. Tanto che le 'sardine' stanno giocando anche un inedito derby a distanza con il leader leghista sull'insidioso campo di Bibbiano, la cittadina della Val d'Enza finita nella bufera per l'inchiesta sugli affidi illeciti e dove lo stesso Salvini ha confermato sarà giovedì per un evento elettorale. "Non volevamo andarci, ma ci hanno chiamato i cittadini, chiedendo di fare qualcosa contro questa ennesima strumentalizzazione", ha rivelato Santori. Tanto che le sardine confermano di aver 'scippato' la piazza al Carroccio: "Siamo più scaltri dei leghisti, questi polli hanno annunciato la manifestazione senza averla prenotata". Allo stesso tempo, però, Santori ha confermato che "siamo pronti a rinunciare, se la Lega farà lo stesso: loro sono sciacalli, noi un anticorpo".

Infine, dal movimento è arrivata anche una mano tesa al premier Conte. "Sarebbe bello poterci incontrare per raccontargli cosa è successo e cosa sta succedendo", le parole di Santori, dopo che era stato lo stesso primo ministro a dichiarare di voler conoscere i portavoce del movimento qualche settimana fa. Sul tavolo del Governo, le sardine vorrebbero portare proposte come il daspo digitale per gli odiatori da social e un'identificazione certa per tutti i profili web. A prescindere dal voto del 26 gennaio, infatti, il movimento pensa già al futuro: l'8 marzo è in programma un nuovo evento nazionale, "per darci una struttura e decidere cosa diventeremo". Sarà, spiega Santori, "un weekend di convivenza in cui si parlerà di organizzazione, di una nuova casa digitale e delle prossime campagne elettorali regionali". E soprattutto sarà l'occasione per decidere cosa fare da grandi: "No, non diventeremo un partito", taglia corto il leader, ammettendo, però, "che al nostro interno ci sono visioni diverse e noi le stiamo respirando e osservando tutte".

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