Politica

Bufera su Casalino, lui si difende. Avvenire: 'Ruolo del portavoce eccessivo e intoccabile'

Duro il quotidiano dei vescovi sul portavoce del premier: 'Ruolo eccessivo e intoccabile che desta sospetti'

Il portavoce di Conte, Rocco Casalino

Redazione Ansa

"Un ruolo eccessivo e intoccabile che desta sospetti", "cambiare non è abolire il primato della politica": è questo il commento di Avvenire sull'influenza all'interno di M5S di Rocco Casalino, dopo il caso aperto dal suo audio sui tecnici del Mef. "Il portavoce, uomo di assoluta fiducia di un'azienda privata di comunicazione digitale, la Casaleggio & associati, detta la linea politica in prima persona" e Conte e Di Maio, che non si sono "intestati apertamente la minaccia della 'megavendetta'", "non hanno chiesto un passo indietro del portavoce, e ciò basta a dimostrarne l'intangibilità dentro il mondo 5s e dentro l'esecutivo pentaleghista", afferma il quotidiano in un commento firmato dal giornalista Marco Iasevoli. E rimarca come sia emerso "il ruolo assolutamente centrale, dirimente e irrinunciabile - più importante del ruolo degli stessi interpreti politici e istituzionali? - degli 'uomini comunicazione' dentro il governo gialloverde e in particolare dentro la componente M5s".

"Nessuno era così ingenuo da considerare Casalino un portavoce 'ordinario' o un grigio interprete e traduttore degli atti del premier e del governo, ma la vicenda dell'audio contro i tecnici del Mef ripropone nuovamente, sotto diverse forme, il tema del cortocircuito (e del conflitto d'interesse) tra potere politico e controllo dell'informazione".

Sulla vicenda interviene anche il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, che nel suo intervento alla kermesse organizzata da Antonio Tajani, dice: "In una democrazia il signor Casalino starebbe fuori, con la valigia in mano". 

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