Nord America

Usa: scontri a Dallas contro la rimozione delle statue dei sudisti

Alcuni cittadini vi si sono recati armati di fuciili per proteggere l'area museale

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Redazione Ansa

Diverse centinaia di persone hanno manifestato ad Atlanta contro il razzismo, l'odio e l'avanzata dei suprematisti bianchi, marciando dal centro città fino alla casa di Martin Luther King. Gli organizzatori avevano fatto appello fin dalla vigilia ai manifestanti, affinchè si mantenessero fedeli ai valori del leader pacifista e fosse evitata ogni violenza. La marcia fa seguito ai fatti di Charlottsville, dove un'auto si è lanciata sulla folla durante una contro-manifestazione ad un raduno di nazionalisti bianchi uccidendo una donna e ferendo 19 persone. Ad Atlanta in corteo anche famiglie con bambini: "voglio mostrare alle mie figlie che l'amore è più potente dell'odio", ha detto la madre di una ragazza di 12 anni e una piccola di 2.

Una gran folla di persone ha partecipato al corteo di Dallas contro i suprematisti bianchi, gridando slogan contro le statue dei confederati sudisti presenti in città: "tiratele giù". Diversi gli interventi durante la manifestazione, giunta a pochi passi dal "Confederate War memorial". Tra gli altri ha partato il rev. Michael W. Waters, dichiarando: "E' ora di fare ciò che è giusto nella città di Dallas. E' ora di tirare giù questi monumenti". Poliziotti a cavallo hanno controllato la situazione, monitorata anche dall'alto con un elicottero. Un cordone di sicurezza è stato schierato intorno al Cimitero della Guerra Civile che ospita il sacrario. Alcuni cittadini vi si sono recati armati di fucili, dicendo di voler proteggere l'area da possibili atti vandalici. E' prevista anche una contro-manifestazione.

A Dallas  ci sono poi stati scontri durante una delle manifestazioni antirazziste. La polizia è intervenuta per sedare i tafferugli scoppiati tra un gruppo di persone che chiedeva l'abbattimento delle statue dei Confederati all'interno di un memoriale della Guerra civile e altre che presidiavano la zona in difesa dei monumenti. Alcuni sostenitori di entrambe le parti erano armati, ma non risulta che vi siano stati spari.  La polizia ha usato in un primo momento i cavalli per cercare di sedare i tafferugli esplosi nel cimitero tra le persone che manifestavano contro i suprematisti bianchi e altre che presidiavano i monumenti e hanno aspettato che le schermaglie si facessero più intense prima di intervenire in tenuta antisommossa per cacciare alcuni manifestanti dall'area che ospita un memoriale dei Confederati.

Alla manifestazione antirazzista, svolta al City Hall Plaza, non lontano dal cimitero, avevano partecipato circa 2.300 persone, che avevano gridato slogan riferiti alle statue, da giorni oggetto del contendere in diverse città, invitando a "tirarle giù". Alcuni manifestanti si sono poi diretti al cimitero riuscendo ad entrare. Respinti dalla polizia, sono rimasti bloccati in una strada presidiata. Inizialmente erano un centinaio, poi ne sono rimasti una ventina. 

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