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Cecenia: arrestati gay, autorità negano

Denunce online degli attivisti per i diritti umani

Redazione Ansa

(ANSA) - MOSCA, 11 GEN - Le autorità cecene negano che sia in atto una nuova ondata di arresti e persecuzioni degli omosessuali in Cecenia. "Si tratta di menzogna e disinformazione", ha detto Alvi Karimov, portavoce del controverso leader ceceno Ramzan Kadyrov, accusato online dagli attivisti per i diritti umani di gravi violazioni e sanzionato da Usa e Ue. "Nella repubblica cecena non esiste nessuna prigione e nessun luogo di detenzione che non facciano parte del sistema carcerario", ha detto Karimov. Nell'aprile del 2017 Novaya Gazeta svelò arresti illegali e torture perpetrati dalle forze dell'ordine locali nei confronti di oltre cento omosessuali in luoghi di detenzione segreti in Cecenia. Anche allora le autorità cecene smentirono le accuse, ma le loro parole rafforzarono i sospetti. "Non si possono arrestare e perseguitare coloro che semplicemente non ci sono nella repubblica" cecena, affermò all'epoca Karimov insinuando che in Cecenia non ci siano gay.
   

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