Economia

Manovra, Draghi: 'Ottimista su soluzione compromesso'

'Non bisogna drammatizzare su deviazioni da procedure stabilite'

Redazione Ansa

"Sono fiducioso che tutte le parti trovino un compromesso". Così il presidente della Bce Mario Draghi sulla manovra italiana, oggetto di attenzione da parte di Bruxelles e delle istituzioni internazionali. "Sappiamo che ci sono procedure stabilite e accettate da tutti, ci sono state deviazioni: non è la prima volta e non sarà l'ultima" dice invitando poi a non drammatizzare per queste deviazioni. "Come ho detto, bisogna abbassare i toni e sono piuttosto ottimista che sarà trovato un compromesso", aggiunge Draghi. 

"Credo si debbano abbassare i toni" prima di tutto. Secondo, "dobbiamo aspettare i fatti. Dobbiamo aspettare come questa manovra viene fuori esattamente", ha detto ancora Draghi, nella conferenza stampa finale dell'istituto centrale nell'ambito dei meeting annuali di Fmi/Banca mondiale, sulla manovra di bilancio dell'Italia. L'invito ad "abbassare i toni è a tutte le parti, non solo l'Italia, parlando più in generale".

Il presidente Draghi respinge le accuse di rialzo dello spread sui titoli di Stato italiani per la fine degli acquisti entro fine anno. I mercati, ha notato, non hanno reagito all'annuncio della fine del "quantitative easing" (Qe) già dato a giugno. "Quello che accade oggi è legato all'Italia e quindi non c'è contagio in atto, e una questione locale". Draghi ha ricordato il caso della Grecia: i suoi bond, non acquistabili dalla Bce, hanno visto "fino a poco fa ridurre il differenziale" con quelli italiani.

Lo scontro con Bruxelles sulla manovra 2019 basata su un aumento del deficit, in una inversione sugli impegni precedenti presi, ha causato problemi pratici. "Un'espansione del bilancio in un Paese ad alto debito diventa molto più complicata se la gente comincia a mettere in dubbio l'euro", ha detto Mario Draghi. "Queste dichiarazioni hanno creato danni reali e ci sono molte prove che lo spread è cresciuto per queste dichiarazioni". Il risultato è che famiglie e imprese "pagano maggiori tassi di interesse sui prestiti".

E il premier Giuseppe Conte ha riunito ieri sera a Palazzo Chigi sottosegretari e tecnici per "definire i dettagli" di decreto fiscale e legge di bilancio. Ne dà notizia lo stesso presidente del Consiglio in un post su Facebook, accompagnato da una foto che lo ritrae al tavolo della riunione con al fianco, tra gli altri, i sottosegretari all'Economia Massimo Garavaglia (Lega) e Laura Castelli (M5s). "Appena rientrato a Roma dal viaggio in Etiopia ed Eritrea che conferma e rafforza il nostro ruolo nel corno d'Africa. Ora sono al lavoro con staff, tecnici e collaboratori per definire i dettagli dei provvedimenti che il governo si appresta a varare nei prossimi giorni: il decreto fiscale e il disegno di legge sul bilancio. Nello specifico stiamo approfondendo alcune norme per la semplificazione fiscale e burocratica e le politiche attive sul lavoro. Non ci fermiamo un attimo, il lavoro da fare è tanto, ma vi assicuro che l'impegno di questo governo è incessante", scrive Conte.

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