Cronaca

Maltempo: il gelo spezza l'Italia in due, autostrade e treni caos

Autostrade per l'Italia sconsiglia di mettersi in viaggio verso le aree interessate

Redazione Ansa

L'A1 da Milano e Bologna è stata riaperta: il tratto autostradale era stato chiuso in entrambe le direzioni, da Milano a Sasso Marconi e poco dopo a Bologna in direzione sud, a causa della pioggia gelata che stava causando la formazione di causa di ghiaccio.

Dopo lo stop ai Tir dovuto alle forti nevicate in Francia e in Svizzera, la situazione della viabilità ai trafori della Valle d'Aosta torna alla normalità con la riapertura ai mezzi pesanti anche del Gran San Bernardo, al confine con il territorio elvetico, oltre al Monte Bianco. Cessa pertanto il Piano di emergenza viabilità principale stabilita nella mattinata di oggi dalla Protezione civile regionale.
In precedenza era stato riaperto il transito ai mezzi pesanti nel Traforo del Monte Bianco. 

Il prefetto di Firenze Alessio Giuffrida ha revocato il blocco alla circolazione dei mezzi con massa superiore alle 7,5 tonnellate, disposto il 28 febbraio scorso. "Allo stato attuale non si registrano particolari criticità per la circolazione stradale" nel territorio provinciale, spiega la nota. I veicoli pesanti possono così tornare a viaggiare su tutta la rete viaria della provincia di Firenze.

La Regione Liguria rende noto di aver ricevuto comunicazione da parte delle Ferrovie che dalle 16.30 è iniziato un parziale ripristino della circolazione, su un solo binario, sia sulla linea verso Savona che su quella verso Milano. Nelle prossime ore verrà ripristinata la circolazione anche sul secondo binario.
Per domani mattina (3 marzo) la Protezione Civile della Regione Liguria ha previsto una nuova allerta arancione nelle zone dell'entroterra: questo potrebbe comportare nuovi e ulteriori disagi per la circolazione ferroviaria a causa a del gelo. La protezione civile regionale raccomanda di mettersi in viaggio nelle prossime ore solo se strettamente indispensabile.
Dalle 16.30 sta tornando progressivamente alla normalità la circolazione ferroviaria sulle linee Genova - Savona, Genova - Torino, Genova - Milano e sulla Pontremoli - La Spezia . Lo comunica Rete ferroviaria italiana, che rende noto anche che la linea Cuneo - Limone è tornata operativa dalle 11.30. A causa del gelicidio, sui cavi elettrici della linea di alimentazione dei treni "si sono formati in maniera ricorrente manicotti di ghiaccio che hanno impedito, nonostante l'impegno di oltre 200 tecnici di RFI e delle ditte appaltatrici, la captazione dell'energia da parte dei treni", sottolinea ancora Rfi. Per la giornata di domani (3 marzo), "compatibilmente con l'evolversi della situazione meteorologica, l'offerta di trasporto regionale sarà interamente garantita".

E' stata riaperta la circolazione ferroviaria sulla linea Cuneo-Limone. Lo si apprende da Fs.

Nuova allerta meteo, ancora neve al nord - La perturbazione che sta interessando l'Italia farà sentire i suoi effetti anche nelle prossime ore, con nuove nevicate al nord e piogge e temporali al centrosud. Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso una nuova allerta meteo che prevede, a partire dalle prime ore di domani, nevicate fino a quote di pianura su Liguria e Lombardia, con apporti al suolo da deboli a moderati. Attese ancora piogge gelate sull'Emilia Romagna, mentre su Toscana, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania e Basilicata sono previste piogge e temporali, localmente anche molto intensi e accompagnati da fulmini e forti raffiche di vento. Per la giornata di domani, infine, il Dipartimento ha anche valutato una allerta arancione sull'Umbria.

In Europa  55 i morti per maltempo - Sale a 55 morti il tragico bilancio dell'ondata di maltempo che si è abbattuta da domenica scorsa su tutta Europa. Lo riferisce la Bbc. La situazione più grave in Polonia, dove i morti assiderati - in gran parte senzatetto - sono stati almeno 21. Altri sette morti in Slovacchia e sei nella Repubblica Ceca. Tre le vittime in Spagna, 5 in Lituania, 4 in Francia, due in Serbia, Italia, Slovenia e Romania. Un morto in Gran Bretagna.

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