ROMA- Il conciato di San Vittore, antico formaggio tipico dei monti del basso Lazio a forte rischio di estinzione, continuera' ad essere prodotto. Anche per merito dell'intervento di D.O.L. (Di Origine Laziale), il punto vendita che porta le rarita' enogastronomiche del Lazio nelle aree metropolitane periferiche. Il conciato di San Vittore e' un formaggio a latte crudo prodotto nel comune di San Vittore del Lazio ai confini con la Campania, ed e' tra i piu' antichi del territoio regionale.

La tradizione del Conciato e' stata portata avanti negli ultimi decenni dall'agronomo Teodoro Vadala' prossimo a terminare l'attivita' ''condannando'' cosi' all'estinzione uno dei formaggi piu' rari e particolari del Lazio. Per questo D.O.L. ha deciso di rilevare, in accordo con l'ultimo produttore, l'attivita', ufficializzando cosi' la salvezza del conciato dall'estinzione.

La caratteristica del conciato di San Vittore sta proprio, come suggerisce il nome, nella conciatura esterna con circa 15 spezie diverse - tutte raccolte a mano sui Monti Aurunci - che, in epoche antiche, venne ideata per conservare il prodotto quando non esistevano celle frigorifere o ghiacciaie. Le spezie applicate sulla crosta del Conciato, oltre ad una funzione estetica e di gusto, sono anche utili per tener lontani gli insetti e impedire la proliferazione di batteri all'interno del formaggio. ''Quando Teodoro Vadala' qualche mese fa mi ha confessato la volonta' di cessare l'attivita' - racconta il fondatore di D.O.L. Vincenzo Mancino - abbiamo deciso di rilevare il suo caseificio, avvalendoci della sua consulenza per l'esatta mistura delle spezie da usare per la conciatura''. L'intento di D.O.L. e' quello di lavorare per far ottenere al conciato, gia' inserito nell'elenco ufficiale dei prodotti tipici laziali, altri riconoscimenti di tutela.