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Raccolto Abruzzo in pasta made in Italy

Coldiretti, nuova etichetta valorizza lavoro cerealicoltori

(ANSA) - PESCARA, 29 MAR - "Quello del 2018 sarà il primo raccolto di grano abruzzese usato per una pasta veramente 'made in Italy'". Lo afferma Coldiretti Abruzzo, ricordando che "sono già in commercio le confezioni di pasta secca prodotte in Italia che, per legge, devono vedere obbligatoriamente indicati in etichetta il nome del Paese nel quale il grano viene coltivato e quello di molitura". "Una vittoria - afferma l'associazione - applaudita dal 96% dei consumatori che, attraverso diverse consultazioni pubbliche, hanno più volte richiesto in passato che in etichetta venisse scritta in modo chiaro e leggibile l'origine degli alimenti e che spinge ora molti pastifici a rivolgersi alla produzione nazionale. Anche l'Abruzzo beneficerà direttamente della norma entrata in vigore a febbraio. A beneficiarne saranno circa 20mila cerealicoltori abruzzesi che coltivano grano su una superficie di 87 mila ettari di cui 34mila a grano duro per una produzione di 1.400.000 quintali di frumento e un valore di 35milioni di euro".
    Per Coldiretti Abruzzo l'auspicio, ora, è che "il grano abruzzese venga valorizzato nella filiera del grano duro italiano e retribuito adeguatamente come meritano i cerealicoltori italiani che continuano a scommettere su un settore storico ed importantissimo per tradizione ed economia che altrimenti andrebbe a scomparire". L'associazione regionale ricorda inoltre che "l'obbligo di indicare in etichetta l'origine è una battaglia storica della Coldiretti". Dopo pasta, riso e pomodoro, però, "resta ancora da etichettare con l'indicazione dell'origine un quarto della spesa alimentare degli italiani dai salumi ai succhi di frutta, dalle confetture al pane, fino alla carne di coniglio".
   

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