(ANSA) - L'AQUILA, 31 MAG - Gli oli abruzzesi avranno la loro
carta d'identità, per garantire ai consumatori la qualità dei
prodotti e la loro provenienza. Il tema è stato al centro di uno
degli incontri del salone "Tipici dei Parchi", all'Aquila
(Bazzano) fino alle ore 22 del 31 maggio.
Con Oliando Pe e Oliando Te gli oli di oliva extra vergine
abruzzesi saranno dotati di una scheda i cui dettagli sono stati
rilevati dal Cotir di Chieti, Consorzio per la divulgazione e
sperimentazione delle Tecniche Irrigue. Il progetto è di Aprol
Abruzzo (Teramo) e Plenilia (Pescara) ed è stato finanziato
nell'ambito della misura 1.2.4. del PSR Abruzzo 2007/2013.
"Gli oli sono tra loro diversi - spiega Massimiliano Volpone
di Coldiretti - Ognuno è frutto della terra di provenienza e
della lavorazione a cui è sottoposto. La tracciabilità
garantisce chiarezza ed è un vantaggio per il produttore.
Coldiretti e Unaprol stanno lavorando insieme in questa
direzione".
Con Oliando Pe e Oliando Te il legame tra il prodotto e il
territorio è definito utilizzando la tecnica dei Gis (Sistemi
Informativi Geografici) e dell'Nmr (Risonanza Magnetica
Nucleare). I Gis consentono di descrivere, organizzare,
elaborare e rappresentare i dati territoriali relativi
all'ambiente pedoclimatico e colturale. L'Nmr consente di
procedere alla caratterizzazione geografica individuando le
componenti chimiche dell'olio che lo contraddistinguono rispetto
ai tanti altri oli di qualità. La sintesi di tale ricerca è un
risultato che permette di ottenere una caratterizzazione
geografica dell'olio di oliva e un percorso di tracciabilità per
risalire dall'olio all'ambiente di produzione.
Dai dati dell'osservatorio economico di Unaprol, cui le due
società cooperative Aprol Abruzzo e Plenilia aderiscono, risulta
che l'olivicoltura è la seconda coltura arborea dopo la vite. Il
patrimonio olivicolo abruzzese è stimato in 9 milioni di piante.
Le aziende che coltivano olivo sono oltre 60.000, delle quali il
75% ha superficie inferiore a due ettari.