Seconda fumata nera in Consiglio
regionale d'Abruzzo per la nomina del garante dei detenuti, dopo
quella dello scorso 12 giugno: nella seconda votazione nella
seduta di oggi non è stata raggiunta la maggioranza qualificata
(due terzi dei consiglieri) per sbloccare una decisione da anni
all'ordine del giorno dell'assemblea regionale. Come previsto
dalla legge numero 48 del 2017, servirà un'altra votazione con
la maggioranza qualificata, e nel caso anche questa non
raggiunga il quorum previsto, il Consiglio potrà nominare, quale
Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della
libertà personale, il candidato che ottiene la maggioranza
assoluta dei voti.
La seduta odierna si è aperta con l'esame di una serie di
documenti politici: interrogazione del consigliere Luciano
Monticelli sull'attuazione del "Master Plan Prisma", del
consigliere Mauro Febbo sulla deliberazione di Giunta in tema di
"Welfare aziendale pubblico e privato".
A seguire si sono svolte le seguenti interpellanze:
"Distretto sanitario di Montesilvano (Pescara)" del consigliere
Domenico Pettinari; "Interventi di valorizzazione e sviluppo
turistico strategico integrato e sostenibile con recupero di
borghi di aree interne" del consigliere Mauro Febbo; "Norme per
il riconoscimento e il sostegno del caregiver familiare" del
consigliere Mauro Di Dalmazio; "Criticità Reparto di Urologia
Ospedale SS. Annunziata di Chieti" del consigliere Pietro
Smargiassi. La seduta è proseguita con la convalida del
consigliere Antonio Innaurato (Pd).
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