Sviluppare un'azione
sinergica tra i vari soggetti (istituzionali ed enti no-profit)
includendo, ove possibile e con forme di trasparenza
perfettamente affidabili, il contributo di ogni componente
sociale che abbia una sua presenza attiva nel settore.
Questa la sintesi del presidente del Consiglio regionale,
Giuseppe Di Pangrazio, al termine dell'incontro che si è svolto
mercoledì 14 febbraio ad Avezzano, nella 'Residenza dei Marsi',
e che ha riunito molti esponenti dei Consultori pubblici e
privati d'Abruzzo, in un confronto aperto per consolidare e
accrescere il servizio per l'assistenza alla famiglia, all'
infanzia, alla maternità e paternità responsabile, anche alla
luce della recente legge di riforma, approvata dal Consiglio
regionale lo scorso dicembre.
"Il Consiglio regionale - ha detto Di Pangrazio - ha mostrato
tutta la sua sensibilità verso il mondo della famiglia, nella
molteplicità delle implicazioni sociali, promuovendo con la
recente legge 63/2017 un'opportuna maggiore formazione degli
operatori dei Consultori, già di alto livello professionale e da
rendere in forma sempre più interdisciplinare".
Tra gli interventi, da rilevare quelli di Valeria Di Renzo,
presidente del Consultorio Cif di Avezzano, e di Alfonso Tiberi,
responsabile dei Consultori Asl Avezzano, L'Aquila, Sulmona, sui
risultati che caratterizzano quelle strutture socio-sanitarie.
Evidenziate anche le "notevoli criticità che i Consultori devono
sopportare, a causa dell'esiguo numero di personale in organico,
riguardanti l'eccessiva burocratizzazione delle procedure
imposte dalla normativa in vigore, come pure, da parte dei
Centri pubblici, per l'impossibilità di utilizzare adeguato
personale a titolo di volontariato".
Infine Di Pangrazio ha confermato la piena disponibilità a
stabilire periodiche modalità di incontro, per una programma di
interventi concreti e incisivi, sia sotto il profilo
ordinamentale che finanziario.
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