"Pescara e l'Abruzzo hanno perso
oggi con la scomparsa dell'onorevole Giuseppe Quieti un altro
uomo innamorato della sua terra. Un amore espresso nell'impegno
politico, sociale, amministrativo, professionale e culturale,
bastava leggere un suo saggio o semplicemente un messaggio sul
cellulare per capire l'attaccamento costante ai temi
dell'attualità locale, anche oggi, quando assisteva da
spettatore interessato alle vicende. Ci mancherà il suo piglio,
il suo contributo conoscitivo, ma sicuramente il suo nome
resterà presente nel nostro lavoro". È il commento del
Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri
sulla scomparsa dell'onorevole Giuseppe Quieti.
"Il nome di Quieti appartiene alla stagione del 'fare", ha
sottolineato Sospiri.
"Gli anni del suo impegno da protagonista erano quelli della
costruzione dell'odierna Pescara, dei grandi investimenti
infrastrutturali: dal porto turistico 'Marina di Pescara' al
nuovo ospedale, dall'asse attrezzato alla nuova stazione
ferroviaria centrale. Ovunque rintracciamo la sua firma, la sua
autorevole presenza, talvolta in prima linea, altre defilato
dietro le quinte, un'attività intensa svolta tra Pescara,
l'Abruzzo e Roma di cui fortunatamente ci ha lasciato traccia
nella sua attività di saggista. In ogni pagina in cui parla
della nostra e della sua Pescara, ritroviamo un'eredità
esperienziale che ci aiuta a interpretare meglio il contesto in
cui oggi operiamo e anche quei processi che ci hanno condotto
sin qui. Dopo Franco Marini e Ivo Di Sipio, non pensavamo di
dover tributare oggi il nostro omaggio e saluto anche
all'onorevole Quieti che è stato tra i 'propositori' di quel
gruppo di visionari della concretezza, della progettualità e
della realizzabilità. Alla sua famiglia va il cordoglio mio
personale e dell'intero Consiglio regionale".
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