"Nei prossimi giorni il ministero
valuterà l'ipotesi di un ricorso al Consiglio di Stato avverso
alla sentenza del Tar su Bussi. Nel frattempo, voglio ricordare
al presidente Marsilio che il ricorso si riferiva ad una gara
annullata ma, come egli sa benissimo, sul sito di Bussi sta già
operando il gruppo Edison, attualmente individuato come
responsabile della contaminazione". Così in una nota il
sottosegretario all'Ambiente, Roberto Morassut. "Le attività per
la bonifica del sito di Bussi sul Tirino - continua Morassut -
sono dunque in corso, e questa credo sia la questione principale
per l'interesse dei cittadini e delle istituzioni, non certo il
successo o meno di un ricorrente privato nell'ambito di un
ricorso".
"Quanto alla collaborazione istituzionale che il Presidente
giustamente invoca - aggiunge Morassut - ricordo che da mesi il
Ministero dell'Ambiente ha formalmente chiesto alla regione
Abruzzo di individuare il sito alternativo (all'interno del Sin
di Bussi) sul quale impiegare le somme pari a circa 50 milioni
di euro relative alla gara annullata e recuperate in contabilità
speciale. Mi auguro che a prescindere dalle fortune dei ricorsi
dei privati le istituzioni collaborino per portare avanti il
risanamento del sito di Bussi".
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