Nel pieno della emergenza, "il
dispositivo operativo dei Vigili del fuoco raggiunge la
ragguardevole cifra di circa cento unità e quaranta mezzi, al
loro fianco, squadre di volontari della Protezione Civile, e
venticinque uomini del 9° battaglione del Reggimento Alpini di
L'Aquila, imponente e senza precedenti è stato l'attacco aereo
dell'incendio, che ha raggiunto picchi di presenza contemporanea
di sette canadair, due elicotteri S64, ulteriori elicotteri tra
cui quello regionale, con oltre 500 lanci di acqua e
schiumogeno in una sola giornata". Così il Comando provinciale
dell'Aquila dei vigili del fuoco, per bocca di Enzo Albanese, un
una lunga nota di resoconto delle attività messe in campo per lo
spegnimento degli incendi nella frazione aquilana di Arischia,
dal 30 luglio alle ore 13,45, e nei quartieri di Pettino e
Cansatessa, il giorno dopo alle 14, entrambi di origine dolosa.
Il bilancio dei vigili del fuoco arriva in un giorno nel quale
complice il violento acquazzone, le operazioni di monitoraggio e
di prima bonifica sono "agevolati".
"Anche oggi sono impegnate tre squadre in coordinamento con
altre squadre di volontari di protezione civile e del
9°Reggimento alpini e l'elicottero regionale in ausilio alle
operazioni di bonifica. Ancora nella giornata del 10 agosto sono
si è reso necessario l'intervento di tre canadair oltre a due
elicotteri, in ausilio alle squadre di terra nelle operazioni
di bonifica - si legge nella nota. Ma i dati sono relativi allo
spiegamento di forze: "sullo scenario emergenziale, oltre
alle squadre delle sedi distaccate dei Vigili del fuoco
di Avezzano, Sulmona e Castel di Sangro, e quelle
provenienti dai Comandi provinciali di Pescara, Teramo,
Ascoli Piceno, Rieti e Terni, si aggiungono ulteriori
rinforzi provenienti dai Comandi di Venezia, Verona, Padova,
Treviso e Vicenza".
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