"La domanda che credo che più
interroghi i dirigenti del Ministero dell'Ambiente sia proprio
come fare a porre a carico di Edison, soggetto riconosciuto
inquinatore, un progetto per ora aggiudicato ma non affidato,
sapendo che l'ordinanza della Provincia è del 26 giugno 2018 e
non è stata mai sospesa nel corso di questi anni, anche se
impugnata in due gradi di giudizio, fino addirittura ad essere
confermata con la citata sentenza": E' quanto si chiede Antonio
Blasioli, consigliere regionale Pd, dopo l'avvenuta procedura di
revoca del bando commissariale sulla bonifica della
megadiscatica di Bussi sul Tirino (Pescara), da parte del
Ministero dell'Ambiente.
Per Blasioli, probabile prossimo presidente della Commisione
regionale d'invchiesta sui veleni della Montedison, " l'impasse
che si manifesta in questi giorni sulla stampa tra la volontà di
revocare la gara europea da parte del Ministro Costa e la
pronuncia del Consiglio di Stato, e di " un complesso
intrecciarsi di procedimenti amministrativi, tra i diversi enti,
tutti ampiamente legittimati a intraprenderli".
"Dopo oltre 13 anni la bonifica è necessaria e non più
rinviabile e chi deve provvedere è il soggetto che è stato
individuato dal Consiglio di Stato, a cui spetterà il compito di
rimuovere le sostanze tossiche da quel sito. E' il personale
convincimento maturato studiando questa vicenda, perché credo
che sia una ferita non solo all'ambiente della nostra Regione,
ma anche alle nostre coscienze e al nostro orgoglio", conclude
Blasioli.
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