"L'Aquila può essere un esempio
per il resto d'Italia in questo periodo di coronavirus. Per il
dopo dico. Se siamo bravi abbiamo 20 anni di crescita". E'
quanto dice l'ex sindaco della città martoriata dal sisma del 6
aprile 2009 Massimo Cialente. E lo spiega con parole chiare: "Ci
sono paesi evoluti, gli Stati Uniti, l'Italia i paesi del G8,
che comprano aerei ma sono in ritardo sulla pandemia e senza
mascherine. Eppure si sapeva che a rischio c'era ora. Noi
spendiamo soldi per armamenti non investiamo da anni in
mascherine per i medici: qui serve una ripartenza keynesiana, un
piano Marshall: la rinascita ci può essere solo con
infrastrutture, con l'edilizia. E tutto questo significa
prevenzione, messa in sicurezza di un territorio - continua -
noi ogni volta inseguiamo gli eventi e adeguiamo le nostre
risorse andando dietro ai terremoti. Ora invece è possibile
mettere mano al fotovoltaico, ai cappotti termici, agli infissi
per far ripartire l'edilizia, alle infrastrutture territoriali e
alla prevenzione sull'ambiente. E' una grande occasione per
ripensare la nostra società: e L'Aquila in questo è avanti a
tutti".
Cialente fa un altro esempio "il digitale: se aumentiamo le
infrastrutture digitali possiamo lavorare per le scuole,
ridistribuire il lavoro a casa nei piccoli centri, ridare vita
quindi ai piccoli Borghi. C'è tanto lavoro".
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