''Sono uno dei tanti, ma ritengo di
avere una condizione un po' particolare. Sono stata più di un
anno e mezzo indagata per un fatto di così enorme gravità a
seguito dell'iniziativa di uno degli indagati che in questo
modo, e cioè scaricando su di me le responsabilità che gli
venivano ascritte, riteneva di uscire dall'inchiesta. In altri
termini: se non fosse stato per questa iniziativa personale io
non sarei stata indagata perchè non vi erano atti di indagine su
di me, non vi era nessun elemento di fatto o di diritto da
sondare e che avesse attirato l'attenzione dell'autorità
inquirente''. Lo fa sapere l'ex direttore generale della Regione
Abruzzo all'epoca della tragedia di Rigopiano Cristina Gerardis.
''Mi rendo conto che di fronte al dolore dei parenti delle
vittime il mio stato di persona sottoposta alle indagini sia
nulla - chiarisce l'Avvocato dello Stato - ma in questi quasi
due anni ho subito in alcune occasioni importanti un pregiudizio
personale e professionale dall'essere stata coinvolta in questo
procedimento penale, ripeto, su iniziativa di un altro indagato
che così ha inteso dire: io non c'entro, la colpa è sua''.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA