"La proposta avanzata dalla Regione
Toscana di aggiungere la propria denominazione regionale in
etichetta è una richiesta legittima prevista nell'art 29 comma 6
del Testo Unico del Vino e non scalfisce assolutamente la
territorialità del nostro Montepulciano".
Lo ha detto all'ANSA l'assessore regionale alle Attività
produttive della Regione Abruzzo, Mauro Febbo, in risposta a
quanto proposto dalla Giunta Regionale Toscana sul Nobile
Montepulciano.
"Ricordo che il protocollo firmato nel 2012 ha blindato il
nostro Montepulciano - ha proseguito Febbo - il documento è
stato sottoscritto dal ministero delle Politiche Agricole con il
ministro Catania, la Regione Abruzzo, la Regione Toscana, dal
Consorzio di Tutela vini d'Abruzzo e dal Consorzio tutela Vino
Nobile dove veniva riconosciuta la corretta informazione sulle
due denominazioni legate alla menzione del Montepulciano".
La proposta di aggiungere in etichetta la dicitura 'Toscana'
arriva a un anno di distanza dal riconoscimento dell'identità
territoriale che nel luglio 2018 sancì il riconoscimento del
marchio Montepulciano d'Abruzzo dopo cinque anni di battaglie
tra l'Abruzzo e la Toscana. "Ancora oggi quel protocollo rimane
imprescindibile - ha concluso l'assessore abruzzese Mauro Febbo
- e intoccabile per tutelare il nostro Montepulciano che ha già
in etichetta il proprio riconoscimento territoriale".
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