"E' un errore madornale per tutte
quelle migliaia di abruzzesi che ogni giorno vanno a lavorare a
Roma, per romani che hanno deciso di vivere nella nostra regione
mantenendo il lavoro nella Capitale o perfino per quella quota
di romani che viene a lavorare in Abruzzo. La comodità di quello
spostamento - dice il presidente - è un fattore decisivo: ci si
inserisce subito nella rete della mobilità romana".
"Il Comune Roma - prosegue Lolli - ha valutato bene cosa
succederà? Già oggi la strada più intasata e che più si ingolfa
nella metropoli romana è il cosiddetto 'tronchetto' dell'uscita
della A24. Si tratta di traffico privato; una parte è spostata
sul traffico pubblico perché c'è una convenienza ad arrivare
sulla Tiburtina. Quando si toglierà questa convenienza molti
sceglieranno di usare il mezzo privato, con un ulteriore e
pesantissimo ingolfamento su quel tratto di viabilità, che è un
tratto urbano".
Secondo Lolli c'è anche un altro aspetto, di tipo strategico:
"Da tempo - ricorda - stiamo lavorando perché la grande scelta
strategica transnazionale, e cioè di dove debba passare il
corridoio europeo che può avere tre direttrici: porto di Livorno
porto di Ancona, porto di Napoli-Salerno porto di Bari, porto di
Civitavecchia porto di Ortona. La questione è decisiva. La
famosa Zona economica speciale (Zes) l'abbiamo impostata anche
intercettando questo corridoio. Se questo corridoio funziona ed
è scorrevole questa cosa porta vantaggi essenziali all'Abruzzo e
al Lazio. Se noi lo rendiamo così inapplicabile, come sarebbe
spostato sull'Anagnina, ci perde l'Abruzzo e ci perde anche il
Lazio. Ecco perché lo stiamo facendo insieme alla Regione
Lazio", conclude il presidente vicario di Regione.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA