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Regionali: Abruzzo; Di Stefano (Fi), 10/2 giorno vergogna

(ANSA) - PESCARA, 17 SET - "Se finora il 10 febbraio era noto come il Giorno del Ricordo, d'ora in poi diventerà anche il giorno della vergogna dell'Abruzzo". Lo dichiara Fabrizio Di Stefano, esponente di Fi indicato dalle Reti Civiche D'Abruzzo come loro rappresentante sul tavolo del centrodestra e uno dei papabili alla candidatura a presidente della Regione alle prossime elezioni amministrative.
    "Non esistono altri termini per definire, infatti, la scelta effettuata per individuare la data del voto per le elezioni regionali. Non ci sono considerazioni giuridiche univoche che sostengono tale decisione ed è bene essere chiari: si tratta di una scelta politica grave, che prolungherà di fatto l'agonia dell'Abruzzo, che prima è stato malgovernato e poi è stato abbandonato da D'Alfonso. La scelta di fondo da compiere era semplice, ossia tra la politica con la P maiuscola, e quindi voto il 10 novembre, perché l'Abruzzo non può restare paralizzato e senza governo, o - come pare stia prendendo forma - la politica con la P minuscola che ha avuto un ultimo, inutile senso di autoconservazione e di salvaguardia della poltrona per qualche settimana in più a danno dei cittadini. Tuttavia nemmeno questa decisione antipopolare cambierà il corso degli eventi: restiamo e resto in azione e proseguirò con ancora maggiore determinazione il mio cammino per restituire alla nostra Regione e agli abruzzesi forza, dignità e un governo capace e autorevole".(ANSA).
   

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