Due mani rivolte verso la montagna: è
la scultura in pietra della Majella che sarà inaugurata sabato 7
luglio per ricordare le 29 vittime della tragedia dell'hotel
Rigopiano di Farindola, travolto da una valanga il 18 gennaio
2017. L'opera sarà collocata nel quartiere del Sacro Cuore di
Chieti dove era nato e cresciuto Dino Di Michelangelo, rimasto
sotto le macerie dell'hotel insieme alla moglie Marina
Serraiocco. Il figlio della coppia, Samuel, è uno degli undici
superstiti. A volere la scultura sono stati gli amici di Dino,
poliziotto a Osimo (Ancona). L'iniziativa, resa possibile grazie
al contributo finanziario degli imprenditori di Chieti Manuel
Carlo Pantalone e Paolo De Cesare, è stata presentata in
conferenza stampa, presenti il fratello di Dino, Alessandro,
anch'egli poliziotto, Francesco Di Michelangelo, nipote di Dino
e rappresentante del Comitato vittime di Rigopiano, e gli
ideatori dell'opera, Alessandro Ghionni e Mariaelena Carulli.
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