"Apprendiamo con sconcerto la notizia
della morte di un esemplare maschio di Orso bruno marsicano,
sottospecie appenninica di orso bruno, durante un'operazione di
cattura eseguita dal personale addetto dell'Ente Parco Nazionale
d'Abruzzo, Lazio e Molise. Attendiamo i risultati delle analisi
nella speranza che possano chiarire meglio le dinamiche di
quanto accaduto, ma di certo che ci si trova davanti ad una
perdita gravissima, considerato che si tratta di una sottospecie
in via d'estinzione che conta ormai solo 50 individui o poco
più". Lo scrive in una nota il Wwf.
"Visti i recenti casi simili, ad esempio l'orsa Daniza in
Trentino, per il Wwf è fondamentale rivedere i protocolli
operativi sulla cattura di orsi, affinché garantiscano standard
di sicurezza maggiormente cautelativi per la salute degli
animali", scrive la ong. "Nel frattempo il Wwf chiede al Parco
di sospendere o ridurre solo ai casi inevitabili la cattura e la
sedazione degli orsi. Prima di sottoporre gli animali ad un
rischioso stress e ai pericoli collegati alla cattura,
occorrerebbe, infatti, mettere in atto strategie rivolte alle
comunità locali affinché modifichino quelle attività e quei
comportamenti - come lasciare fonti di cibo accessibili agli
orsi o avere cani non al guinzaglio in aree dove è segnalata la
presenza dell'orso - in gran parte responsabili dei
comportamenti confidenti da parte di questi animali".
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