Sulla restituzione delle tasse
sospese dopo il terremoto del 2009 dell'Aquila "c'è stata una
procedura d'infrazione nei confronti dell'Italia, cercherò di
interessarmene, però è una cosa che deve fare il Governo
italiano". Lo ha annunciato il presidente del Parlamento
Europeo, Antonio Tajani, a margine di un evento nel capoluogo
abruzzese.
La questione, aperta da anni, vede gli enti locali abruzzesi
schierati in difesa di 115 aziende, che dovrebbero restituire al
Governo, per conto dell'Unione Europea, le tasse sospese nei
primi mesi dopo il sisma: un beneficio all'epoca vitale per la
sopravvivenza, ma comunque considerato un aiuto di Stato.
"Se non ci sono ricorsi e non si ottempera alla decisione
dell'Unione Europea si rischia di avere una sanzione da parte
della Corte di Giustizia - ha avvertito Tajani - cercherò di
avere informazioni più dettagliate. Ho incontrato il sindaco
dell'Aquila e il presidente della Regione che mi hanno
sottoposto questo problema". "Proverò a capire se si può fare
qualcosa e come si può cercare di risolvere il problema - ha
promesso ancora - l'Europa, comunque, è stata vicina a questa
terra, ha erogato mezzo miliardo di euro dopo il terremoto del
2009. Cercheremo di fare in modo che l'Europa possa essere
sempre amica di una terra così profondamente ferita".
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