Berro, un camoscio maschio
di due anni e mezzo, è stato trasferito dall'Area Faunistica di
Bolognola nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, a quella di
Farindola nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
Un intervento in sinergia tra i due enti per salvaguardare la
crescita dell'animale, evitando una futura competizione con un
altro camoscio più adulto presente nell'area faunistica
marchigiana dove sono ospitati anche due femmine. Ad intervenire
con la telenarcosi sono stati i tecnici specializzati del Parco
dei Sibillini che hanno addormentato l'animale per poi
trasferirlo nell'area assegnatagli dove già vivono altri
camosci. L'operazione si è svolta in totale sicurezza con il
supporto dei responsabili dell'Area faunistica e dei carabinieri
forestali. Ad oggi la popolazione di camosci presente in natura
nel Parco dei Sibillini è di circa 120-130 individui nell'area
del Monte Bove. Altri sono vivono nell'Area Faunistica di
Bolognola, creata nel 2006 con il Progetto Life.
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