"La Asl ha fatto il suo dovere
nell'imporre una restrizione d'uso dell'acqua a tutela dei
cittadini, come fanno normalmente tutte le Asl italiane". Per il
Forum H2O non c'è dubbio che, in merito a quanto accaduto
martedì scorso, quando a Teramo e in altri 31 comuni della
provincia è stata comunicata la non potabilità dell'acqua
captata dal Gran Sasso, il provvedimento restrittivo della Asl
fosse obbligatorio. "Senza conoscere la sostanza responsabile
del cattivo odore dell'acqua e la relativa concentrazione, in un
contesto vulnerabile come il Gran Sasso, era doveroso tutelare
la popolazione da rischi".
"Quanto avvenuto, anche per quanto riguarda il Toluene e le
altre sostanze trovate il 4 e il 5 maggio - si legge in una nota
del Forum H2O - in realtà non fa che ribadire la necessità di
mettere in sicurezza le captazioni ed evidenziare i rischi che
sta correndo uno dei patrimoni idrici più importanti d'Italia,
visto che le concentrazioni di diclorometano, cloroformio e ora
Toluene, nei diversi episodi di criticità avvenuti negli ultimi
tempi, hanno superato i limiti di legge ambientali".
"Al momento della segnalazione della non conformità per odore
e sapore, avvenuta per iscritto dal laboratorio competente
(Arta) su plurimi campioni, compreso uno di acqua della rete di
distribuzione - prosegue la nota del Forum H20 - non era stata
individuata la sostanza responsabile del cattivo odore
dell'acqua. In quel momento in teoria poteva esserci di tutto.
Anche solo per buon senso (ma sono le norme a dirlo), chi può
pensare di prendersi la responsabilità di dare da bere a 300.000
persone acqua maleodorante e di cattivo sapore senza conoscere
qual è la causa del problema?".
Tra l'altro, sottolinea ancora la nota, "la/e sostanza/e
responsabile/i del cattivo odore non è/sono stata/e tuttora
identificata/e e, pertanto, ancora in questo momento nulla si
può dire sull'eventuale pericolosità".
La captazione al Gran Sasso, ricorda ancora la nota del Forum
H2O, "avviene in un contesto assai complesso e, come denunciato
da tempo, strutturalmente non a norma rispetto alle leggi. Sulle
captazioni possono incidere centinaia se non migliaia di
sostanze, essendoci un laboratorio e un'autostrada con migliaia
di passaggi di mezzi. Non siamo in una montagna vergine senza
alcuna pressione antropica".
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