Un defibrillatore indossabile
'LifeVest', che protegge dal rischio di arresto cardiaco
improvviso, è stato utilizzato per la prima volta nell'ospedale
di Chieti su un paziente di 40 anni affetto da cardiomiopatia
dilatativa, una patologia che colpisce il ventricolo sinistro,
la parte del cuore che invia il sangue nel resto dell'organismo
attraverso l'aorta, determinandone l'ingrossamento.'LifeVest',
che può evitare interventi invasivi e ridurre tempi di degenza e
risorse economiche impiegate, è stata adottata dall'unità
operativa Utic Cardiologia del dottor Marcello Caputo.
Diversamente da un defibrillatore cardiaco impiantabile
definitivo, 'LifeVest' è indossato sul corpo ed è composto da un
corpetto dotato di elettrodi collegato a un monitor agganciato a
una cintura. Tale sistema consente al medico di mettere
immediatamente in sicurezza il paziente e avere il tempo
necessario per valutare il rischio di aritmia a lungo termine,
prima di procedere all'impianto di un defibrillatore definitivo.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA