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Legionella in rubinetti ospedale Chieti

scoperta con test su anziana morta d' infarto

Legionella in rubinetti ospedale Chieti

Ora bonifica e test su pazienti ricoverati per polmonite

CHIETI, 31 maggio 2016, 16:39

Redazione ANSA

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Interventi di bonifica e sanificazione degli impianti idrici nell'ospedale di Chieti dopo che analisi batteriologiche hanno evidenziato la presenza di legionella in alcuni rubinetti. Lo rende noto la Asl di Lanciano Vasto Chieti, aggiungendo che tutti i pazienti ricoverati per polmonite saranno sottoposti al test per la legionella. Le verifiche sugli impianti sono scattate dopo la morte di un'anziana, affetta da tumore cerebrale e ricoverata in condizioni critiche in Rianimazione, con febbre alta e diagnosi di polmonite. La morte è avvenuta per infarto del miocardio e per gravi compromissioni degli organi vitali a causa della malattia neoplastica, "ma il test specifico - rende noto la Asl - ha evidenziato tracce della legionella nelle urine, presumibilmente contratta in occasione di un precedente ricovero". I controlli sono stati eseguiti dall'Agenzia regionale per la tutela ambientale (Arta), che ha riscontrato - afferma la Asl - una situazione diversa da quella fotografata a marzo dalle verifiche che la Asl Lanciano Vasto Chieti compie di prassi ogni tre mesi su tutti gli impianti, che non avevano messo in evidenzia cariche batteriche e avevano di contro certificato una condizione degli impianti nella norma. Scattato, quindi, un doppio percorso: tecnico, secondo modalità previste dalle linee guida nazionali sulla legionellosi, e clinico, che prevede adozione di comportamenti precauzionali da parte del personale. "Alle unità operative - spiega nella nota la Asl - è stato consegnato un vademecum che riassume le precauzioni da seguire, come lasciare scorrere l'acqua calda per dieci minuti prima di utilizzarla, il divieto di utilizzo delle docce, la sterilizzazione a vapore o con alta disinfezione dei dispositivi che vengono a contatto con le mucose respiratorie. La legionella, infatti, non viene trasmessa per contatto o contagio diretto, ma per inalazione, e colpisce alcune categorie di persone: gli individui compromessi sotto il profilo immunitario, come i malati di cancro, i tossicodipendenti, ma anche gli anziani e quanti sono affetti da patologie polmonari croniche".

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