Sono "in ballo il presente e il
futuro di 9.660 imprese turistiche e di oltre 21.000 addetti. Ci
saremmo aspettati una diversa attenzione da parte sia delle
istituzioni sia dell'intera rappresentanza economica e sociale,
che invece solo in parte ha compreso la gravità di questa
partita, come se i posti di lavoro del turismo fossero di serie
B rispetto ad altri segmenti". E' quanto afferma, in una nota,
il direttore di Confesercenti Abruzzo, Enzo Giammarino, in
riferimento alla decisione di Ryanair di chiudere la base presso
l'aeroporto d'Abruzzo e ridurre i collegamenti low cost.
"Ryanair non è il giocattolo degli abruzzesi che vogliono andare
all'estero: è direttamente e indirettamente l'alimentatore di
una forza lavoro grande quanto le industrie in Val di Sangro".
"Con due sole rotte aeree nessun sistema turistico moderno è
in grado di sostenersi nel breve periodo né tantomeno nel medio
e lungo. La leggerezza con cui alcune istituzioni stanno
affrontando questa partita è disarmante" prosegue Giammarino.
"E' indispensabile che fin dalle prossime ore ci sia certezza
sui collegamenti aerei futuri perché con la stagione alle porte
non possiamo permetterci di lanciare messaggi di smobilitazione.
Ci aspettiamo ora - conclude il direttore di Confesercenti
Abruzzo - una reazione immediata e rapida da parte di tutti i
soggetti istituzionali, nessuno escluso".
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