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Vigilantes per banchi Giunta Abruzzo

Dopo 'occupazione' simbolica M5S ieri in aula

(ANSA) - L'Aquila, 30 DIC - Secondo round tra M5s e Pd in Abruzzo dopo l'occupazione degli scranni della Giunta da parte dei 5 Stelle. Un video del Movimento scatena minacce via web, finite anche all'attenzione della Questura, nei confronti del consigliere di maggioranza Pd e portavoce della stessa maggioranza al Consiglio regionale, Camillo D'Alessandro. Nelle immagini messe in rete, e riprese dai circuiti nazionali, dal consigliere del Movimento 5 stelle, Domenico Pettinari, si vede D'Alessandro sferrare un colpo verso l'esponente dei 'grillini' che, con il telefonino, stava riprendendo alcuni attimi della protesta M5s. Nel video dei pentastellati anche le immagini del presidente della Regione, Luciano D'Alfonso, che ribalta la sua poltrona occupata dalla M5s Sara Marcozzi. E le frasi di D'Alessandro: 'Io preferisco la rissa, a me non mi riprendere'. Dal canto suo D'Alessandro rimanda al mittente le accuse di aggressione e lo fa usando le immagini ufficiali del Consiglio regionale in cui si vede che lo 'schiaffo' in realtà colpisce un microfono della sala. "Io - afferma quindi D'Alessandro in una nota - non ho aggredito nessuno ma, al contrario, ho ricevuto sulla rete minacce a causa di un video, montato ad arte, dove si accostano parole ed immagini in modo da costruire la scena di una aggressione. L'aggredito - dice - sono io. Ho semplicemente e volutamente cercato di spostare il telefonino di un consigliere di 5 stelle che provocatoriamente riprendeva". "La frase 'preferisco la rissa' non solo era ironica ma aveva un antefatto ancora più ironico", spiega il consigliere del Pd riferendo di un consigliere 5 Stelle che, tempo fa, in un concitato confronto con il Presidente del Consiglio regionale, avvertì che lui era campione di box. "Questa - puntualizza - è la verità". "La conseguenza del video, estratto dal contesto da me riferito - prosegue D'Alessandro - ha provocato reazioni violente sulla rete, da parte dei militanti 5 stelle, con la conseguenza di aver ricevuto minacce, anche pesanti rispetto alle quali la Questura ha acquisito documentazione. Non si sono fermati ad aggredire verbalmente, con i loro post sui social network, neanche sotto le foto dei miei bambini".

Il Consiglio regionale ha espresso solidarietà a D'Alessandro.

 

VIGILANTES IN CONSIGLIO REGIONALE Il presidente del Consiglio regionale, Giovanni Di Pangrazio, ha disposto che due agenti della vigilanza privata operino un presidio nei due ingressi agli scranni del governo regionale, questo dopo la protesta di ieri del Movimento Cinque Stelle che prima della seduta di bilancio per protesta hanno occupato quegli spazi. Ieri la protesta innescata dal fatto che secondo i grillini la maggioranza di centrosinistra non ha consegnato le carte sui documenti contabili, ha provocato la reazione del presidente della Giunta, Luciano D'Alfonso, che ha fatto alzare energicamente dalla sedia il consigliere Sara Marcozzi per liberare gli scranni occupati. Di qui l'uscita dall'aula dei grillini che non hanno partecipato ai lavori. Oggi è prevista la riunione del consiglio regionale chiamata ad esaminare la legge di stabilità e il bilancio di previsione alla quale, secondo quanto si è appreso, non saranno in aula. Ieri sera entro mezzanotte quando si è conclusa la discussione generale sulla legge di stabilità, il centrodestra ha presentato circa 1700 emendamenti. Ma come nel caso di ieri del documento di programmazione economico finanziario (Dpef), anche oggi scatterà la cosiddetta legge tagliola che li ridurrà a 5 a consigliere. Il clima che si respira da ieri e' incentrato sulla ricerca di un intesa tra centrosinistra e centrodestra per riuscire a chiudere la partita nella serata di oggi.

 

IERI MOMENTI DI TENSIONE

Momenti di tensione in consiglio regionale in seguito alla protesta dei consiglieri del M5S che hanno occupato gli scranni dell'aula consiliare riservati al presidente della giunta regionale e agli assessori per protestare contro la maggioranza di centrosinistra di non aver messo a disposizione le informazioni sul documento di programmazione economico finanziario, la legge di stabilita' e il bilancio di previsione 2016. Il presidente della Regione, Luciano D'Alfonso, ha fatto alzare dalla sua sedia il consigliere grillino Sara Marcozzi, rimuovendo la sua giacca e cominciando energicamente a stacciare, con la collaborazione con un commesso, i volantini con slogan che erano stati attaccati tra i banchi. Il presidente si è poi seduto tra i banchi dei dirigenti per poi lasciare l'aula per partecipare alla conferenza dei capigruppo. Il Consiglio, nella sessione di bilancio, è chiamato ad esaminare il documento di programmazione economico finanziario, la legge di stabilita' e il bilancio di previsione 2016, sui quali è muro contro muro tra maggioranza ed opposizione. ''Scatto di rabbia per il presidente D'Alfonso che durante la protesta pacifica del M5S reagisce spintonando l'unica donna in aula, Sara Marcozzi. Il M5S sta occupando pacificamente i banchi della maggioranza per richiedere che prima di discutere il bilancio ed il Def vengano consegnati i singoli capitoli di spesa, in modo da garantire la tutela dei contribuenti abruzzesi e la trasparenza sui conti di una Regione che è sempre più chiusa in se stessa privilegiando pochi elitari cittadini e lasciando nel baratro tutti gli altri'', si legge in una nota successiva del M5S. "La nostra protesta è pacifica un gesto così violento è sintomo di un Presidente che non ha più la lucidità e la capacità di governare. Non sa gestire le opposizioni come pretende di gestire la Regione? Sono settimane che chiediamo i capitoli di spesa del Bilancio - continuano - non ce li hanno mai dati nonostante il nostro diritto ad averli. Oggi ci chiedono di votare e discutere documenti al buio, gli abruzzesi hanno il diritto di conoscere come sono stati spesi e come saranno spesi i loro soldi e noi vogliamo difendere questo diritto''. I consiglieri M5S occupano gli scranni riservati al Presidente della Giunta e assessori.
   

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