Ritardi che hanno raggiunto quota
300 minuti e, presumibilmente, migliaia di viaggiatori rimasti
sui treni o nelle stazioni, sulla linea ferroviaria adriatica, a
causa della circolazione interrotta dopo che il fiume Osento è
esondato, invadendo i binari, tra Torino di Sangro e
Casalbordino (Chieti).
Ventidue treni - 6 Frecce, 3 Intercity e 2 Regionali - sono
stati limitati nel loro percorso mentre 11 Regionali sono stati
cancellati e sostituiti con autobus.
La circolazione, sospesa dalle 10.30 sulla
Pescara-Termoli-Foggia tra Fossacesia e Vasto-San Salvo, è stata
riattivata alle 14.45 su un unico binario e dalle 16.25 su
entrambi. "Le squadre tecniche di Rete Ferroviaria Italiana,
immediatamente intervenute - spiegano alle Ferrovie - hanno
ripristinato l'infrastruttura, consentendo la ripresa del
traffico ferroviario".
Non sono mancate polemiche e lamentele da parte dei
viaggiatori rimasti bloccati. La stazione di Pescara, ad
esempio, è stata presidiata dalla Polfer che, insieme alla
Protezione Civile e alle altre forze dell'ordine, ha assistito
le centinaia di passeggeri fermi nello scalo in attesa di
partire.
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