Un dribbling sotto porta, il presunto
fallo di un attaccante ai danni del portiere e la palla che
finisce in rete. È bastato questo a scatenare una rissa che si è
risolta nelle aule di tribunale, prima a L'Aquila, con il
perdono giudiziale per l'aggressore, allora minorenne, che a
fine partita si è scagliato contro l'avversario e poi a Pescara,
con l'assoluzione del padre dell'aggressore, intervenuto a
sostegno del figlio. La vicenda risale al 2009 e si riferisce a
una partita di calcio a 5.
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